Buongiorno lettori, oggi vi parlo di una nuova lettura ultimata a fine luglio.
Titolo: Ho deciso che devi morire
Autrice: Natalia Lenzi
Genere: Drammatico
Casa editrice: Giovane Holden Edizioni
SINOSSI
Non può essere un errore, un eccesso, un attimo di follia, un'imprevedibile tragedia. Presentarsi a un incontro riparatore con un anello in una mano e un coltello nell'altra, carezzare per poi picchiare con uno schiaffo, un pugno, un calcio, significa aver già deciso, aver già messo in conto la possibilità di uccidere. Racconti che narrano le storie di donne tradite dalla vergogna, ammaestrate dalla paura, domate dall'incertezza, abbagliate dal bisogno d'amore, prigioniere del silenzio, spettatrici della loro stessa esistenza. Donne di ogni età , di ogni estrazione sociale, di ogni livello culturale. Donne che subiscono, che combattono, che si ribellano. Donne che a volte si riscattano, riappropriandosi di sé stesse e della propria vita. Donne che muoiono. Storie di una società che preferisce allevare delle femmine invece che crescere delle Donne; una società dove i maschi, e non certo gli Uomini, credono nel possesso invece che nel rispetto e confondono la forza con l'esercizio della violenza. Dodici vite narrate in prima persona o raccontate da madri, sorelle, figli; superstiti di un amore tradito. Esistenze di donne sconosciute che si intrecciano, tra presente e passato, accomunate dal dolore e dal coraggio, dall'incredulità nell'accettazione della realtà e dalla forza di vincere il primo e più importante dei conflitti, quello con sé stesse. Ogni racconto focalizza un aspetto della battaglia che ognuna di queste donne, imperfette, illuse, forti, deboli, combatte contro la vergogna, contro il senso di inadeguatezza, di incapacità , contro il senso di colpa, contro il terrore della solitudine, contro il ruolo al quale sembrano essere destinate.
RECENSIONE
A CURA DI GIORDANA SCHIATTARELLA
Ho terminato questo libro per la Readathlon di luglio in poche ore, data la mole ridotta, ma devo dire che ho faticato tanto ad arrivare alla fine perché essendo tutti racconti, ogni tre pagine dovevo immergermi in una storia diversa. Diciamo che le potenzialità c'erano tutte, avrei solo preferito che ogni racconto durasse qualche pagina in più, così da poter capire meglio come muovermi all'interno delle varie trame.
Il tema principale è quello della violenza sulle donne, un tema molto particolare e delicato che se non trattato come merita può cadere nel banale e nel ridicolo. In alcuni racconti l'ho trovato sviluppato con minore superficialità rispetto ad altri, i quali invece meritavano, a mio parere, un maggiore approfondimento sull'argomento.
Parliamo pur sempre di violenza sulle donne, un qualcosa che tutte noi oggi giorno combattiamo perché è un nostro diritto poter essere al sicuro, sentirci al sicuro, protette, così come sarebbe giusto. Abbiamo combattuto tato per la parità dei sessi, ma ci sono ancora punti su cui non abbiamo pieno controllo, come questo qui.
In sintesi, è un libro da leggere assolutamente per comprendere qualcosa in più su questo argomento, per informarsi e sensibilizzarsi su questo tema.
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