Buon pomeriggio lettori! Oggi siamo qui con una nuova recensione per cui ringrazio Mondadori e @valecozy su Instagram per il review party.
La nostra protagonista è Simidele, una Mami Wata con un compito preciso. Deve tenere bene a mente che non può fare nulla di diverso da quello che le viene chiesto e non può farsi vedere dagli umani perché loro sono pericolosi e crudeli nei confronti del diverso. Simidele non è come le altre Mami Wata, lei non vuole dimenticare la sua vita precedente e così, anche quando non costretta, si reca sulla terraferma dove muta diventando ‘umana’ e può avere dei ricordi del suo passato.
Un giorno qualcosa attira la sua attenzione, mentre nuota alla ricerca di anime si imbatte in un ragazzo che è ancora vivo anche se ferito gravemente. Simi decide di salvarlo mettendo se stessa e l’equilibrio delle cose in grave pericolo. È da questo momento in poi che la storia prenderà una piega inaspettata, dando modo alla vera storia di cominciare.
Voce del mare è un libro che parla di diversità e di una cultura di cui sappiamo molto poco. L'autrice ci ha permesso di entrare in questo mondo tutto nuovo prendendo la fiaba della Sirenetta e dandocene una versione completamente nuova e tutta da apprezzare.
Nonostante conti solo 250 pagine è un libro molto ricco e vi assicuro che non avrete affatto il tempo di annoiarvi.