lunedì 11 gennaio 2021

Recensione Kdrama: Tale of the Nine-Tailed

17:15 1 Comments

 


Titolo inglese: Tale of the Nine-Tailed
Episodi: 16
Genere: Fantasy, Romance
Streaming: VIKI

Nam Ji Ah è la produttrice di uno show televisivo che si occupa di dare risalto ai miti urbani, quando i suoi occhi si posano su Lee Yeon, uomo troppo perfetto per essere vero, farà di tutto pur di scoprire la verità. Lee Yeon è infatti un gumiho che da anni vive tra gli uomini cercando di purificare i loro spiriti, al contrario del fratellastro Lee Rang che usa i suoi poteri per punire gli uomini, promettendo loro desideri per poi indurli a pagarne il prezzo.
Buongiornissimo lettori, ebbene sì, oggi inauguriamo una rubrica tutta nuova dedicata ai Kdrama.

Prima di parlare del mio primissimo drama, però, è necessario che vi spieghi che fino alla scorsa settimana, i drama non erano proprio una tipologia di trasmiissione televisiva che mi piaceva o che avrei preso in considerazione. Più volte ho provato a vederne uno, ma sempre senza successo.

Poi, dopo mesi e mesi di insistenza da parte della mia amica Francesca, su instagram @only_yourself, mi sono avvicinata tantissimo ai Kdrama, al punto che in una settimana ne ho già visti tre. Vi consiglio, inoltre, di seguirla su instagram perché ha una rubrica apposita davvero molto interessante.

Quando ho cominciato Tale of the Nine-Taled non mi aspettavo niente di che, anzi, e invece ho riscoperto un amore per i Kdrama immenso e altrettanto spassionato amore per questo drama in particolare per la leggenda che narra che a me ha sempre fatto impazzire e su cui, ammetto, più volte ho pensato anche di scriverci un romanzo.

Questo drama è bello sotto ogni punto di vista, la sceneggiatura stupenda e poi i personaggi qualcosa di unico.

Yeon Lee diventa immediatamente il mio male character number one di sempre, per la sua dolcezza, la sua spensieratezza, il suo modo dolce ma risoluto di risolvere i problemi e i gesti e le piccole cose del quotidiano che fanno ridere e al tempo stesso sentire protetti.

Ho amato la sua storia passata come Dio della montagna, ma la cosa che ho amato di più è stata la relazione con suo fratello, Rang Lee, che mi ha tremendamente ricordato la relazione tra me e mio fratello, soprattutto nella parte finale del drama, in cui Rang Lee compie un'azione che anche io, per mio fratello, avrei compiuto ad occhi chiusi, solo per l'amore incondizionato fraterno che si può provare, nonostante tutto, nonostante tutti, nonostante secoli di storia divisi, ma sempre insieme.

"Io non ti ho mai abbandonato."


L'abbandono è uno dei temi centrali, quello di cui un po' tutti i personaggi hanno più paura, ma che tutti sono pronti, a modo loro, ad affrontare. 

Tra fantasy, romanticismo, amicizia, amore fraterno e tanta storia del passato, tra reincarnazione, volpi a nove code e umani, la storia che si sviluppa pian piano è degna di nota, nuova, una trama complessa ma mai scontata.

Tra l'altro, proprio guardando questo drama, mi sono innamorata di Lee Dong Wook (Yeon Lee), al punto tale che mi sono fatta consigliare un altro drama con lui: Goblin.

Anche Goblin è molto conosciuto e, anche se più vecchio, ha delle buona basi, ma di lui vi parlerò in un'altra recensione.

Per adesso, sappiate che guardare Tale of the Nine-Tailed, se siete amanti delle leggende, del fantasy, del romance e degli amori impossibili tra esseri sovrannaturali ed esseri umani, se siete amanti dei legami fraterni e delle amicizie solide, belle, familiari... allora questo è il Kdrama che fa per voi.





Recensione: "La Repubblica dei Ladri" di Scott Lynch

16:02 0 Comments

 

Titolo: La repubblica dei ladri 

Autore: Scott Lynch 

Casa editrice: Oscar Fantastica, Mondadori 

Genere: Fantasy

Doveva essere il colpo più clamoroso della loro carriera, invece si è rivelato un clamoroso fiasco. Così Locke e il suo fedele compagno Jean sono riusciti a malapena a salvare la pelle. Almeno, Jean ci è riuscito: Locke sta morendo, avvelenato in modo lento ma inesorabile da una sostanza che nessun alchimista o dottore può combattere. Ma quando la fine sembra ormai vicina, una donna misteriosa offre a Locke un’opportunità che potrà salvarlo, o ucciderlo. 

Le elezioni del Konseil sono imminenti, e le diverse fazioni hanno bisogno di una pedina da muovere a loro piacimento. Se Locke acconsente a essere quella pedina, con un incantesimo la donna estrarrà il veleno dal suo corpo, anche se l’operazione sarà talmente dolorosa da fargli desiderare la morte. Locke non ci pensa proprio, ma due elementi lo inducono a cambiare idea. Primo, le suppliche di Jean. Secondo, un nome femminile pronunciato dalla maga: Sabetha, l’amore della sua vita, abile e arguta quanto lui, e ora la sua più grande rivale. 

Locke si è innamorato di Sabetha al primo sguardo, quando era un giovane orfano e apprendista ladro. Ma dopo un corteggiamento tumultuoso, Sabetha se n’è andata. Ora si ritrovano nuovamente

uniti in uno scontro. Di fronte all’unica persona che sia in grado di tenergli testa – nel gioco dell’amore e in quello degli inganni – Locke deve scegliere se combattere Sabetha, o sedurla. Una decisione da cui potrebbero dipendere le vite di entrambi.

Cosa fareste se vi trovaste a complottare contro il vostro primo amore?  

Locke e Jean finalmente sono scappati da Tal Verrar, dopo averla resa un campo da battaglia ormai senza potere, ma non tutto è andato secondo i piani, perché ancora una volta Locke si trova in difficoltà e l'unico che può salvarlo è il suo migliore amico.  

Dopo varie soste lungo diverse città per scappare dai casini precedentemente causati, vengono contattati da un mago dell'Alleanza, trovandosi così contro la loro volontà in una nuova città: Karthain.  

Forse questa era l'unica sosta che i Bastardi Galantuomini non avrebbero voluto fare, dopo tutti gli avvenimenti che si sono seguiti a Camorr.  

Karthain è una città diversa da quelle “visitate” dai Bastardi, in quanto è molto più limpida, più sicura e c'è la presenza di maghi, i loro grandi nemici che controllano la città attraverso i poteri. Anche il governo è diverso dal loro, dove tutto sembra andare in una direzione opposta rispetto a ciò che erano abituati, ma sarà realmente così?  

Qui si troveranno immischiati in un gioco più grande di loro, che comprende il potere della politica, le elezioni e i sotterfugi, ma sfortunatamente i ragazzi non sono esperti in quel campo... riusciranno lo stesso a sopravvivere in mezzo a questi maghi?  

Ma quando tutto sembra andare per il verso giusto, ecco che compare una figura del passato che porta incertezze e confusione nella vita di Locke. E se questa persona, in passato sua amica, ora fosse una sua fidata rivale? Che piega prenderebbero i giochi?  

Perché tutto questo lavoro a Karthain si basa solo su giochi sporchi e corrotti, ma sono sempre giochi... e Locke e Jean non vedono l'ora di divertirsi e rovinare ancora qualche vita... o forse sarà la loro vita ad essere rovinata?  

Il compito è semplice: far vincere le elezioni al partito da loro sostenuto, ovviamente sempre contro la loro volontà, e poi saranno liberi... oppure moriranno. Un compito che sembra semplice per degli ingannatori e simulatori professionisti, ma allo stesso tempo difficile.  

Rivelazioni, amori e morte in un viaggio indesiderato lungo il Mare, in una serata al chiaro di luna lungo il lago di Karthain, in una recita al teatro della Perla Antica.  

Troppe volte Locke e Jean sono riusciti a scamparla e a sopravvivere, forse questa è la volta in cui ci rimetteranno le penne per sempre?  

E con questo volume si è temporaneamente conclusa questa saga.. sono stati pubblicati solo tre volumi su sette, uno più bello, più avvincente ed entusiasmante dell'altro. 

Anche se effettivamente in questo libro non ci sono perdite così tragiche (come ormai mi aspettavo conoscendo l'autore) o momenti tristi; alla fine del libro ho versato qualche lacrimuccia, perché so bene quanto mi mancheranno Locke, Jean e tutta la banda dei Bastardi Galantuomini.  Non credevo di potermi legare così tanto a dei personaggi che dovrebbero essere considerati i nemici della società, a un mondo del tutto immaginario, a degli amori irrealizzabili, ma così è stato e ne sono grata perché questa serie mi ha insegnato molto, dal punto di vista affettivo ma anche “professionale”.  

Lynch con la sequenza dei bastardi galantuomini, mi ha insegnato che alla base di tutti i rapporti c'è la lealtà, che la fratellanza non si basa sul legame di sangue, ma con chi condividi ogni momento della tua vita, senza paura di mostrare te stesso. Ho appreso che noi donne non dobbiamo sentirci obbligate a trovarci un uomo, ma possiamo essere forti, coraggiose e temerarie anche da sole, con la nostra unica persona.  

Sono grata a Scott Lynch per l'invenzione di questo universo, pieno di magia e umanità, ma anche ipocrisia, che riflette in alcuni aspetti la nostra società.  

Finalmente in questo terzo volume si conoscerà meglio una figura che attendevo con ansia come i

bambini aspettano Babbo Natale con i suoi doni, e la sua apparizione è andata oltre le mie aspettative, infatti già dalla sua prima battuta ho capito quanto potente e fantastica fosse Sabetha. Ho visto diversi pareri contrastanti su questa figura femminile, c'è chi l'ha odiata per il suo comportamento, chi invece come me l'ha amata... credo che il segreto stia nel comprenderla a fondo, capire che sotto la sua corazza ci sono delle insicurezze fondate, a causa della società e anche a causa del non voler lasciare trasparire alcuna emozione, viste al tempo come una debolezza. Lei credo che rispecchi la figura femminile che vorrei apparire agli occhi delle altre persone: forte, coraggiosa, intelligente e con un aura di potenza che la circonda. Ma non è solo questo, perché sotto tutta questa forza lei è pur sempre una persona, con insicurezze, fragilità e anche a lei il cuore batte forte alla vista del suo amante. Ho ammirato tantissimo Sabetha, che piano piano ha delineato quella figura femminile che seguirei come spirito giuda.  

Anche in questo volume entrano di nuovo in scena i potenti Bastardi Galantuomini al completo, con ricordi del passato, che rievocano quei momenti divertenti passati insieme, le paure che hanno condiviso, i piani astuti che hanno messo in atto per coprirsi, le prime esperienze da ragazzi adolescenti. Queste scene sono state le più tristi in un certo senso, perché mi hanno ricordato il primo volume, la complicità tra tutti i ragazzi che ormai era scomparsa, come alcuni di loro.  

Non credo che perdonerò mai Scott Lynch per alcune morti messe da lui in atto, ma gli sono anche grata che tiene memoria di tutti loro, attraverso ritorni al passato e pensieri dei protagonisti, che brindano in loro onore e li sognano ogni notte.  

Anche qui, come ormai era presumibile, l'ambientazione è cambiata, ci troviamo in una nuova città, con nuovi nemici, con nuove battaglie da affrontare, ma anche con quelle passate da portar a termine. Karthain è la nuova terra dove approderanno i ladri, ma sarà diversa in tutto e per tutto dalle precedenti visitate, composta da maghi il cui governo è più complicato, pieno di corruzione e un pizzico di falsità.  

Il world building è sorprendente, descritto benissimo e dettagliato a puntino, ormai una caratteristica della penna di Lynch, che mi abbaglia ogni volta che leggo. La fantasia di questo autore non ha limiti nel creare dei luoghi così fantastici e dei personaggi così astuti e forti.  I precedenti amici si ritroveranno in vesti di nemici, altri invece diventeranno nuovi amici o anche semplici e spietate spie.  

Questo terzo volume mi ha reso molto triste, prima di tutto perché ha portato alla fine temporanea di questa serie per un lungo periodo, visto che dobbiamo aspettare più di un anno per vedere il capitolo successivo, poi anche perché alcune scene mi hanno emozionato moltissimo, con i sentimenti e i pensieri così ben descritti che mi hanno dato la sensazione di leggere delle persone vere e autentiche.  

La repubblica dei ladri non è solo un libro che mostra la corruzione di un governo, la falsità delle votazioni, la flessibilità del pensiero delle persone attraverso i soldi, ma anche momenti di vera e pura umanità, con felicità e tristezza, divertimento e terrore.  

Se non fosse per i gemelli Calo e Galdo i momenti per ridere anche nelle situazioni più pessime e imbarazzanti non esisterebbero: con la loro battuta pronta, la loro capacità di concludere le frasi a vicenda, la loro sfacciataggine e il loro fare da playboy mi hanno fatto ridere tantissimo, imprecare e mi hanno lasciato anche basita in alcune scene.  

I miei personaggi preferiti rimarranno per sempre loro, con la loro schiettezza e i loro litigi, la loro somigliante differenza e la voglia di aiutare i propri fratelli, creando casini e pessimi piani.  Soprattutto in questo volume si può notare quanto abbiano bisogno l'uno dell'altro e questo mi ha portato ad emozionarmi ancora di più, soprattutto pensando ai fatti che seguono nel presente.  Ma non mancano sicuramente le scene dove la tristezza ha preso il sopravvento, attraverso le lettere d'amore scambiate, i ricordi di un amore finito e sepolto, l'amaro ricordo di persone importanti.  Anche qui Scott Lynch mi ha rubato il cuore per il suo modo di scrivere, la sua capacità di immedesimare il lettore nei protagonisti, di farli provare le stesse sensazioni, belle o tristi che siano. Ha dato un aspetto umano a dei personaggi, indipendentemente dal fatto che fossero femmine o maschi, ha lasciato sfogare le loro emozioni: piangere, tremare e voler vivere, innamorandosi e facendo le loro esperienze. Proprio grazie a questa caratteristica conferitagli da Lynch sono riuscita

a entrare molto più in sintonia con i personaggi, ho capito i loro pensieri e i loro timori e ho compreso meglio loro e le avventure da loro intraprese.  

Non mancano affatto i colpi di scena, soprattutto in questo volume sono tantissimi e sconvolgenti, ancora ora se ci penso mi viene un colpo al cuore, ma questo succede quando ci si lascia travolgere dalla penna di Scott.  

Con questo libro mi sono avvicinata ancora di più a Locke, ho scoperto nuove informazioni del suo passato, il suo grande amore verso la banda, la sua audacia e forza nel voler portare a termine i compiti, nonostante tutti i problemi.  

Sebbene la parte da ladri sia poco presente, proprio perché l'autore ha lasciato più spazio alle vicende passate, all'amore e alla falsità del governo, il libro mi ha presa allo stesso modo, se non di più e ciò non ha messo in secondo piano l'intelligenza di Locke, la forza di Jean e la loro complicità. Una parte fondamentale che si andrà poi a sviluppare nel corso della storia è il ricordo della recita di un dramma scritto nel periodo dell'antico trono Therin, chiamato “La repubblica dei ladri”, lo stesso nome che prende questo terzo volume. Mi sono proprio emozionata a leggere le pagine inerenti a questa avventura particolare, perché è proprio in queste righe che si conoscono a fondo i sentimenti di Locke e Sabetha, la complicità che lega i gemelli con il resto del gruppo, l'amore e l'ammirazione che provano anche verso Padre Catena.  

I continui collegamenti tra passato e presente, magia e persone senza poteri, corruzione e falsità, mi hanno trasportato in un mondo a parte, a immaginare ogni piccolo singolo frammento del racconto nella mia testa e a viaggiare con i Bastardi Galantuomini.  

Sto già fremendo dalla voglia di rileggerli tutti e tre, e spero che ottobre dell'anno prossimo arrivi presto perché non vedo l'ora di leggere come continuerà la storia dei Bastardi Galantuomini.  Amate i Galantuomini per come si presentano, perché sotto tutta quella sfacciataggine e voglia di rubare, si celano e nascondono delle persone con un cuore e con dei sentimenti magnifici.  

E come dice Patrick Rothfuss nella copertina di tutti i tre primi volumi (non esistono parole più vere):  

“Se non l'avete letto, dovreste farlo. 

Se l'avete letto, credo che dovreste rileggerlo!”













giovedì 7 gennaio 2021

Libri con tematiche simili a "La Repubblica dei Ladri"

16:20 0 Comments

Aloha, readers! Bentornati in questo fantastico mondo! Oggi vi presento la mia tappa dell'ultimo libro attualmente uscito di Scott Lynch, "La repubblica dei ladri". Sfortunatamente è l'ultimo blog tour di questa bellissima serie ed è stato molto lungo e intenso, ma pieno di emozioni uniche! Nella mia tappa invece parleremo di libri con tematiche simili alla serie, più precisamente al terzo volume “La repubblica dei ladri”.


Primo tra tutti vorrei parlarvi della duologia di “Sei di corvi”, scritta da Leigh Bardugo ancora nel 2015. Essa si divide in due volumi: Sei di corvi e “Il regno corrotto”, una duologia amata da molti lettori. 

Parla di un gruppo di sei ragazzi, che si fanno chiamare Dregs, che si sono ritrovati a vivere a causa di diverse circostanze nella città di Ketterdam, dove il più forte vince e la corruzione è all'ordine del giorno. Questo gruppo nasce grazie a Kaz, un ragazzino cresciuto da solo, che è entrato nel mondo degli adulti in un'età troppo giovane e ha conosciuto la morte attraverso i suoi stessi occhi. Egli recluta alcuni ragazzi in base alle loro competenze per fare un colpo grandissimo, pericoloso e ambizioso: troviamo Inej per la sua capacità di svolazzare per la città come un fantasma, Matthias per la sua forza e le sue conoscenze storiche, Nina per la sua magia in quanto Grisha, Jasper per la fiducia verso Kaz e la sua abilità con le armi, Wylan per la sua maestria nelle bombe. 

Possono essere forti e combattivi quanto vogliono, ma senza complicità e fiducia non sempre si riesce a vincere. Ed è proprio questo uno dei motivi per cui ho scelto questa duologia per rappresentare la “La repubblica dei ladri”: il rapporto che piano piano va a instaurarsi tra i giovani ladruncoli, portandoli ad un livello di intesa e affiatamento sempre più evoluto. 

Un altro motivo per cui ho scelto questa bellissima duologia di Leigh Bardugo è per la presenza di ladri, che rappresentano a pieno la persona di Locke Lamora e dei suoi Bastardi Galantuomini. Questi volumi vi faranno innamorare dei Dregs tanto quanto i Bastardi, per la loro scaltrezza, il bene e il sostegno che si danno a vicenda. 

L'ultima somiglianza che si cela tra queste due serie apparentemente diverse è la presenza dell'amore, difficile, complicato e pieno di ostacoli, che mette a dura prova le coppie che piano piano si vanno a formare. Ma è proprio grazie a queste caratteristiche, che i rari momenti di gioia e libertà provati dagli innamorati, vengono assaporati e custoditi nell'anima con tutta la passione possibile, sia dai personaggi che da noi lettori. 

Non dimentichiamoci poi della presenza di magia che rappresenta a pieno entrambe le saghe, in modo diverso e con particolarità diverse, ma con un impatto simile e struggente.



Il prossimo libro che vi propongo ed esorto a leggere con tutto il mio cuore è “La corte di nebbia e furia”, secondo volume della trilogia di “A court of thorns and roses” di Sarah Maas. Ormai questo libro è diventato come ossigeno per me, l'ho amato dalla prima pagina all'ultima e l'ho riletto diverse volte nel corso del 2020. E' un fantasy, con la presenza di umani e fae, dove la guerra tra i due schieramenti è ormai alle porte. Anche se questo libro sembra diverso e poco inerente con “La repubblica dei ladri”, l'ho scelto proprio per le relazioni che ci sono tra i personaggi. 

In questo libro è presente l'Inner Circle, un gruppo legato dall'amicizia, la forza e la temperanza, che si sostengono e proteggono a vicenda, cercando di salvaguardare chi amano, anche sacrificandosi. Questo gruppo di amici, che ormai si definiscono fratelli, mi ha ricordato molto i Bastardi Galantuomini, con le loro storie raccontate nel passato, i loro litigi, le scappatelle, ma anche il sostegno, l'amore e la stima che hanno nei loro confronti. È vero, ci saranno sempre dei momenti difficili, dove ci si arrabbia a vicenda e ci si critica anche, ma poi tutto si risolve e si trova una soluzione, perché una famiglia non si può spezzare con tanta facilità. 

Entrambi i gruppi li si possono definire una famiglia, per il passato che li lega, per le sfide che hanno superato per stare insieme, sempre più forti e legati da un sentimento unico e speciale. Attraverso queste due diverse saghe si può intravedere una nuova forma di famiglia, che non deve essere per forza di sangue, ma può essere composta da persone a cui si affida la propria vita ad occhi chiusi, dove l'amore e la tranquillità regna sovrana. 

Una famiglia che li ha legati da un passato burrascoso e tormentato, pieno di demoni e mostri, che hanno affrontato insieme per portare quelle emozioni che contornano la vita di tutti i giorni, anche nelle piccole cose insignificanti. 

Leggete entrambe le saghe, perché meritano molto. Anche se sono molto diverse tra loro, l'emozioni che mi hanno trasmesso i Bastardi Galantuomini e l'Inner Circle sono molto simili, che vanno dalla tristezza alla gioia, dalla malinconia alla tranquillità.



Altro libro che vi propongo è certamente “Il principe prigioniero”, scritto da C.S. Pacat. Non ho ancora avuto la fortuna di leggere questo libro ed è nella mia TBR di quest'anno, ma ciò non mi ha fermato a documentarmi su questo libro, attraverso anche i pareri di alcune mie amiche che lo hanno già letto e amato. 

È il primo volume di una trilogia (più varie novelle raccolte in un unico volume) LGBTQ+, anche se la storia d'amore si sviluppa solo dal secondo volume. Nel primo volume invece, l'introduzione di questo nuovo universo porta a un coinvolgimento più generale, dove vengono rappresentate le basi che poi vengono approfondite nel corso dei volumi seguenti. 

Ho scelto questo libro perché attraverso la trama e le recensioni si intravede una particolare tematica che lo accomuna a “La repubblica dei ladri”: la politica del governo. Nel corso di questo libro infatti un principe viene fatto prigioniero da un altro reale di una nazione nemica e così egli verrà risucchiato in una ragnatela politica, piena di corruzione e pericolo, invischiato nelle macchinazioni politiche per raggiungere il potere, cercando di sopravvivere. Stessa caratteristica la si trova nel terzo volume di Scott Lynch, che ci rappresenta Locke e Jean in una nuova avventura nei pressi della città Karthain, approdati per salvare le elezioni imminenti attraverso inganni e dissolutezza. 



Ultimo libro che vi propongo è “Nevernight - Mai dimenticare” di Jay Kristoff. Questa trilogia è uscita in Italia nel settembre 2019 e ha appassionato moltissime persone, che si sono innamorate

così della scrittura di quest'autore australiano. 

Questa trilogia parla di una ragazza, Mia Covere, che dopo aver avuto la sua prima lezione di morte ad un'età tanto prematura, ella crebbe con la promessa di diventare un'assassina per uccidere a sua volta gli assassini, ricordando quel giorno in cui perse tutto. Racconta le vicende di questa giovane donna, accolta e amata dalle ombre, che si nutrono della sua paura, senza essere mai sazie. Verremo catapultati in un mondo che ricorda tanto Venezia e Roma, due delle città più importanti e belle d'Italia. 

Ormai questo volume viene definito come il figlio della saga dei Bastardi Galantuomini, proprio per una curiosa particolarità: l'ambientazione. 

Infatti entrambi gli autori per la rappresentazione del world-building si sono ispirati a una delle città più importanti nel periodo medievale europeo: parlo di Venezia, la bellissima città affacciata al Mar Adriatico, con le sue viuzze e la bellezza dei monumenti. 

Questa città, adattata alle vicende di Mia Covere e a quelle dei Bastardi Galantuomini, viene rappresentata nella sua oscurità, con segreti e paure che piano piano vengono scoperti attraverso varie avventure. 

Un'altra curiosità che ricordo con piacere è celata in un video di Mirko Smith, che chiese proprio a Jay Kristoff di consigliargli un libro fantasy ed egli gli propose di leggere la “sequenza dei Bastardi Galantuomini” di Scott Lynch. 

Anche in questo caso non sono ancora riuscita a leggere la trilogia in questione, ma ringrazio alcune mie amiche che me l'hanno regalata per Natale... ora non ho più scuse per non leggerla! 

Che aspettate a leggere la "sequenza dei Bastardi Galantuomini" e tutti questi libri che vi ho consigliato? Non ve ne pentirete affatto!