Buongiorno lettori e benvenuti in una nuova recensione!
Titolo: Matteo
Genere: Romanzo
Autrice: Niana Vinci
Casa editrice: Esclusiva Strategia Editoriale "Self
Publishing Vincente"
SINOSSI
Sono passati sette anni da quando nostra madre è stata
uccisa da un'automobilista ubriaco. Non vedo mio fratello da allora. Va bene
così. Riesco persino a essergli grata di avermi tolto di torno Matteo. È
il suo migliore amico, e stargli accanto mi ha sempre fatto l'effetto di una
solenne sbronza. Avete presente? Quando non riesci a pensare e tutto quello che
fai serve a renderti ridicola. Non avrei mai creduto di trovarmi a dividere
casa con entrambi, ma sapevo di non avere scampo.
Non saprei in che altro modo descrivere Celeste se non
dicendo che è una bella bambolina senza cervello. Non voglio fare lo stronzo. È
che semplicemente non ho pazienza. Basta la sua sola presenza a
innervosirmi. Ma so che Tommi ha un piano, e a quanto pare io ne faccio parte.
RECENSIONE
A CURA DI DONATELLA
Ho opinioni contrastanti per questo libro. Se dovessi dare
un voto per l'idea della storia darei 4 stelle: Tommaso alla morte improvvisa
della mamma reagisce fuggendo, lasciando sua sorella Celeste, ancora ragazzina,
alle cure della nonna. Ora dopo 7 anni si ritrovano a dover convivere sotto lo
stesso tetto ed entrambi portano i loro amici e amiche. Tra gli amici di Tommi
troviamo Matteo, da sempre chiodo fisso di Celeste che ancora ragazzina ne
seguiva ogni mossa. Matteo d'altro canto ha sempre guardato alla piccola
Celeste come la sorellina del suo migliore amico e ritrovarla ormai donna la
pone sotto un'altra luce… ma esiste la famosa regola dell'amico. Tra risvolti
psicologici (appena accennati) su come ogni personaggio ha affrontato la
perdita, il dolore, l'abbandono, i punti oscuri che nasconde il carattere
di Matteo si insinua la parte che ho apprezzato meno...molto meno. Ritengo che
i dialoghi ( molte volte telepatici!) siano troppo superficiali, inconcludenti
a volte incomprensibili. Le ragazze parlano sempre di sesso, uomini oppure
personaggi di serie TV. I ragazzi pensano solo a bere e a rimorchiare nei
locali. Le dinamiche di gruppo, i ruoli che ognuno ricopre all'interno dello
stesso, vengono pesantemente penalizzate da dialoghi e situazioni al limite del
surreale.
Forse una trama carina meritava più attenzione nella
stesura, più cura nell'approfondire la parte emotiva dei personaggi che è
quella che cattura e coinvolge il lettore (almeno per me). Attendo il seguito,
almeno per capire se ci saranno chiarimenti su alcuni punti secondo me
importanti . Purtroppo facendo una media il mio giudizio scende a tre stelle.