domenica 29 settembre 2019

Recensione: "Bleed" di Sabrina Anna Desiderio

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Buongiorno lettori e benvenuti sul nostro blog!




Titolo: Bleed

Autore: Sabrina Anna Desiderio

Casa editrice: Libromania

Genere: Fantasy




SINOSSI



Amanda Klein non ha alcuna memoria del proprio passato e sviluppa per l’unica faccia amica, suo zio Julian, un attaccamento morboso tale da farle credere di essere perdutamente innamorata di lui. È una ragazza rissosa, piena di orgoglio e testarda e quando, sei anni dopo, Julian scomparirà nel nulla, Amanda si affiderà alle poche indicazioni di una lettera: “Hai un fratello che frequenta l’Accademia Rose Sinclair. Trovalo”. Qui farà amicizia con Clarisse Dumond, una ragazza bizzarra e temuta da tutti per i suoi sbalzi d’umore, e la sua scomparsa improvvisa non solo darà inizio a una serie di eventi che allontaneranno Amanda dal suo obiettivo, ma la metterà anche sulla giusta strada per svelare il lato misterioso della vita in Accademia, tra tentati suicidi e ferite che guariscono immediatamente.




RECENSIONE

A CURA DI DIAMANTE GIORGESE 


Nonostante il libro sia relativamente breve, ho impiegato molto tempo a portarlo a termine. Amanda Klein viene portata alla Rose Sinclair e da lì iniziano una serie di eventi che la aiuteranno a capire meglio chi è lei e cosa è accaduto nel suo passato. Purtroppo non sono riuscita ad entrare nella storia, ad immedesimarmi nella protagonista, a volte mi perdevo nei troppi dettagli forniti, nelle digressioni di Amanda e nei nuovi personaggi che venivano introdotti senza troppe spiegazioni. La storia arriva ad una svolta quando si è giunti quasi alla fine del libro, alcuni eventi diventano più chiari, alcuni personaggi vestono con maggior precisione il proprio ruolo, ma a conti fatti, i dubbi che restano sono ancora molti.

Non è la prima volta che leggo un fantasy, di solito mi piacciono e mi coinvolgono, ma con  Bleed, nonostante sia scritto quasi senza errori, con un linguaggio semplice e scorrevole, non sono riuscita a sentirmi parte della storia. Ero spettatrice dei fatti, a volte non li comprendevo neanche e speravo che nel capitolo successivo potesse arrivare l’illuminazione. Probabilmente è stato un insieme di fattori, quindi mi sento comunque di consigliare il libro agli appassionati del genere, merita una possibilità, ma richiede anche una lettura attenta. Per quanto detto non posso dare più di 3 stelline su 5, nonostante sia una storia diversa dal solito.


martedì 24 settembre 2019

Recensione: "Reborn" di Dan Ruben

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Buongioro lettori e benvenuti ad un nostro nuovo articolo!



Titolo: Reborn

Autore: Dan Ruben

Casa editrice: self published

Genere: Romanzo rosa / azione




SINOSSI



Spesso la vita ci porta a commettere degli errori, a fare delle scelte che non sempre si rivelano le migliori. Michael ha un passato di dolore e morte che gli sta corrodendo l’anima, e con gli ultimi brandelli di lucidità cerca di ritrovare la sua giusta via. Non è un percorso semplice e non sarà facile per lui trovare quella pace interiore che cerca con insistenza per non cadere nella follia. E nel momento in cui sembrava, anche grazie all’incontro con una donna che diventerà per lui la sua ancora di salvezza, ritornare di nuovo a vivere, il suo passato ritornerà prepotente a trascinarlo nel baratro ricordandogli ciò che era. Un passato fatto di violenza e complotti, dove dovrà combattere con tutto se stesso per riuscire, finalmente, a ritornare da lei.




RECENSIONE
A CURA DI DIAMANTE GIORGESE



La storia è completamente diversa da quelle che sono solita leggere, forse proprio per questo sfondo d’azione che la caratterizza e proprio per questo l’ho amata.

Il colpo di scena a metà narrazione da una marcia in più che sottolinea le capacità dell’autore. Ti ritrovi a metà libro a pensare ma qui è già tutto finito? Com’è possibile? E invece no, non è finito proprio un bel niente, è solo appena iniziato. Lo stile è semplice e lineare, la storia scorre veloce, intervallata tra momenti presenti e flash-back di attimi passati. Il tutto è narrato in terza persona così da permettere al lettore di avere una visione d’insieme sugli eventi. È una storia diversa dal solito, non pone particolari interrogativi, non ti fa interrogare su questioni importanti, ma nonostante questo ti affezioni ai protagonisti e desideri il meglio per loro.

La consiglierei a chi ama le storie d’amore, perché in fondo di questo si tratta, ma che non si accontenta di un banale incontro che sfocia in passione e desidera invece quel pizzico in più di mistero e azione. Micheal ha un passato difficile dal quale cerca in tutti i modi di separarsi, ma a volte l’unico modo per allontanarsi definitivamente dal passato è affrontarlo a braccia aperte, una volta per tutte e senza timore, perché per la persona giusta vale la pena di lottare contro tutti i demoni che si hanno dentro.

E Micheal insegna questo, insegna che la voglia di cambiare porta inevitabilmente al cambiamento ed insegna anche che la vita da una seconda possibilità a tutti.

Sì, è un libro che mi ha sorpresa e mi è piaciuto. Non narra della solita trama scontata in cui i due protagonisti si incontrano e dopo varie peripezie stanno insieme, è qualcosa di diverso, originale e mai banale.

Lo consiglio e per questo do 4 stelline su 5. Non il punteggio pieno perché, come ho detto, lo stile è semplice, non ci sono riflessioni importanti, è una storia che si fa leggere con semplicità ma che non si pone l’obiettivo di trasmettere qualcosa, intrattiene e lo fa bene, ma a parer mio manca quel messaggio che avrei preferito avere in tasca alla fine. Perfetta per un momento di relax e per soddisfare la voglia di evadere per un po’ dalla realtà, senza pretese, ma con maestria.


mercoledì 18 settembre 2019

Recensione: "Ritornare a casa" di Liliana Onori

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Buongiorno lettori e benvenuti ad una nostra nuova recensione!



Titolo: Ritornare a casa
Autrice: Liliana Onori  
Casa editrice: Librosì Edizioni  
Genere: Romanzo  SINOSSI Georgia, 1972. Sullo sfondo dell'assolata cittadina di Jules, l’amicizia tra Mike e Bobby, cresciuti insieme come fratelli, viene stroncata bruscamente dalla morte di quest’ultimo in un tragico incidente aereo.
In seguito alla sua perdita la vita di Mike cambia radicalmente e, incapace di sopportare oltre le continue violenze subite da parte del padre, prende la decisione di fuggire da Jules per ricostruirsi una vita in un’altra città, lontano dai ricordi. Una vita nuova, quindi, che gli regalerà anche un nuovo amore e l’occasione di ricominciare a vivere le cui circostanze lo costringeranno, suo malgrado, a ritornare a casa dopo vent’anni di assenza e a fare i conti con i fantasmi del passato. 'Ritornare a casa' è il romanzo di esordio di Liliana Onori, ora completamente rivisto dall'autrice. Ne è nata una storia nuova, ricca di emozioni, passioni, sentimento. RECENSIONE A CURA DI LARA CORAGLIA

Questo libro mi ha davvero sconvolto, in senso buono ovviamente perché la storia è molto toccante e l'autrice è riuscita a far trasparire ogni più piccola sensazione. Ma iniziamo dal principio… 
La storia è ambientata nel 1972 a Jules, un paese sulla costa della Georgia. Si parla della vita di due ragazzi: Bobby e Mike, sfortunati dalla nascita ma fortunati per essersi incontrati fin dalla culla grazie a Maggie, la loro levatrice e moglie di Robert, ex pilota della marina militare e che ora controlla e aggiusta i motori degli aerei. 
Grazie a loro, Bobby e Mike diventano inseparabili complice anche la vicinanza delle loro abitazioni. I due bambini crescono tra problemi in casa e vita rilassata quando sono nell'hangar con Robert e gli aerei. 
Crescono e da bambini diventano ragazzi con sogni e speranze per il loro futuro che però ha in serbo tutt'altro. Bobby muore lasciando Mike alla deriva, nella disperazione più totale e con il padre che continua a maltrattarlo. 
Ma, grazie a un giuramento fatto all'amico ormai morto, riesce a trovare la forza e il coraggio di lasciarsi tutto e tutti alle spalle, iniziando una nuova vita a Savannah. 
Non sarà facile per lui però, sempre chiuso a riccio per non far trasparire nulla… 
Ciò che più ho apprezzato in questa storia è la capacità dell'autrice di emozionare il lettore descrivendo un semplice abbraccio o uno sguardo. Essendo narrato in terza persona e da diversi punti di vista, si ha un quadro generale che non è per niente distaccato come certe volte succede quando si narra in terza persona. 
Si capisce perfettamente il carattere timido, riservato e chiuso di Mike. Le sue paure, le sue angosce, la sua voglia di rimettere insieme i pezzi del suo cuore ormai distrutto dopo la morte del suo migliore amico, di suo fratello. 
Ho adorato Mike per i suoi modi di fare anche se a volte non riusciva a essere esplicito c on le persone per paura di offendere. 
Si capisce altrettanto bene che Bobby è un tipo impulsivo, che ha energia da vendere e che non si abbatte mai di fronte a niente e che la sua voglia di fare quello che sogna fin da bambino lo porterà, ahimè, nella tomba. 
Poi Robert, uomo da valori profondi e con il cuore grande come una casa. Sensibile e sempre disposto ad aiutare chi ama e a difenderlo, per quanto possibile. 
Melanie, ragazza riservata ma che si circonda di tante persone per non sentirsi sola fino a quando non incontra Mike che le farà capire che non serve essere circondati da tante persone quando poi, nel momento in cui si ha davvero bisogno, non c'è nessuno. 
Si capiscono bene anche i caratteri e le personalità degli altri personaggi perché le descrizioni sono precise e dettagliate soprattutto per quanto riguarda le emozioni. 
L'autrice ha davvero fatto centro con questa storia profonda di amicizia, amore e coraggio. Ammetto che mi ha anche fatto piangere in certi momenti e mi sono sentita molto vicina al dolore di Mike. 
Penso che il messaggio che voleva far trasparire l'autrice sia chiaro: la vita va avanti, nonostante le delusioni, nonostante il dolore, nonostante le perdite importanti. Non si ferma mai, il tempo scorre inesorabile senza curarsi di nessuno e solo noi possiamo decidere se lasciarlo correre senza far nulla oppure prendendo in mano la nostra vita e darle un senso, anche quando quel senso sembra perduto. 

È un libro che vi consiglio davvero di leggere perché merita tantissimo, come tutti i romanzi di Liliana Onori.

martedì 17 settembre 2019

Recensione: "L'amore non fa paura" di Valentina Rorato

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Buongiorno lettori!

Ringraziamo la Collana Floreale per averci inviato una copia digitale del romanzo.



Titolo: L'amore non fa paura

Autrice: Valentina Rorato

Genere: Romance autoconclusivo

Casa editrice: Collana Floreale




SINOSSI


Un bacio rubato sotto la pioggia di Londra, il fascino della terra rossa e un passato molto ingombrante.
Claudia è un giovane architetto che eredita una casetta sul Lago Maggiore, a Meina. È l'ultimo regalo del suo papà, un uomo difficile ed egoista con cui non aveva rapporti da più di dieci anni. E proprio qui, durante un' estate molto particolare, riscopre se stessa, incontra l'amore.
Ma anche se Claudia è giovane, ha già dovuto lottare con diversi colori e per lei non è facile lasciarsi andare, anche se il suo ex professore di Tennis ce la sta mettendo tutta per conquistare la sua fiducia. Pare proprio che non voglia lasciarsela più scappare.
Claudia si arrenderà al corteggiamento serrato dell'affascinante Roberto e al suo cuore innamorato? Riuscirà ad essere sincera con lui fino in fondo?




RECENSIONE
A CURA DI SABRINA ABENI


Roberto è un affermato manager uscito dalla Bocconi, uno squalo della finanza e Claudia, giovane architetta un pò in crisi.
I due si incontrano sul lago Maggiore quando lei tredicenne, durante le vacanze estive, prende lezioni di tennis dal diciannovenne Roberto.
Si ritroveranno ben dieci anni dopo a Londra: Claudia è una neolaureata in fuga da Milano, che trasferitasi nella capitale inglese, si guadagna da vivere facendo la cameriera in un pub; lui, Roberto, è un rampante finanziere un po’ stronzo, reduce dal fidanzamento con Veronica, finito per la scarsa voglia di impegnarsi di lui.
L’esordio per quest’autrice è positivo e sono rimasta, nel complesso, piacevolmente sorpresa; la Rorato ha decisamente ha tutte le potenzialità per migliorare la propria scrittura.
La pecca che mi ha spinto ad abbassare il voto è stata la struttura temporale della trama. Azzardare un tempo tanto lungo, quindici anni, credo sia stato un po’ troppo perché il romanzo è breve e nei salti del tempo alcuni passaggi si perdono. A parte ciò il romanzo è carino e sicuramente merita una chance.

Senza di te è stato un inferno e non voglio più provare questo senso di vuoto.

domenica 15 settembre 2019

Recensione: "L'universo in uno sguardo" di Tina P. Soul

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Buongiorno lettori!

Ringrazio a Bright Love per averci inviato una copia digitale del romanzo!



Titolo: L'universo di uno sguardo

Autrice: Tina P. Soul

Genere: New Adult

Casa editrice: BrightLove per PubMe




SINOSSI


James era la mia luce e per quanto il mondo ci remasse contro, l’oscurità con lui faceva meno paura.



Jane Right viene allontanata dal Kansas e mandata via dalla sua famiglia benestante. Costretta a lasciare la sua casa, i suoi affetti e tutta la sua vita, si ritroverà nella fredda New York completamente sola. Jane è fragile, timida e quello che si è lasciata alle spalle le ha distrutto completamente la reputazione, ma una nuova casa piena di vivaci coinquilini, potrebbe essere il suo nuovo inizio. Il buio, però, sembra perseguitarla e chiudersi in se stessa è la scelta più logica per lei, soprattutto se uno come James Harris sembra portarsi addosso la sua stessa oscurità. Eppure, quando sono insieme, il buio fa un po’ meno paura… Ma se lui stesse nascondendo il segreto peggiore di tutti? E se le loro vite fossero molto più legate di quanto si possa mai immaginare? Restare insieme potrebbe salvarli, oppure distruggerli per sempre.




RECENSIONE
A CURA DI SABRINA ABENI


La storia di Jane e James è intricata, una psicologia dei personaggi che sarebbe stato bello approfondire, segreti che aspettano solo di essere svelati e un amore impossibile da fermare. I personaggi sono “complicati”, nel senso buono del termine, soprattutto Jane che a 19 anni si trova ad affrontare qualcosa più grande di lei. Una ragazza che è cresciuta in una famiglia benestante, ma con genitori sempre troppo assenti e con una tata che è diventata il suo punto di riferimento nel corso degli anni.
Vengono trattate problematiche reali e quotidiane, come gli attacchi di ansia e di panico di cui soffre la nostra protagonista e di come, da sola, cerca in tutti i modi di contrastarli. Ammetto però di aver avuto un po’ di difficoltà durante la lettura.
Difficilmente mi imbatto in letture che mi coinvolgono poco o che non mi entusiasmano molto, e mi dispiace non poter dare una valutazione alta anche a questo romanzo.


sabato 14 settembre 2019

Recensione: "Poison" di Ilaria Bonelli

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Buongiorno lettori!

Per questa recensione ringraziamo di cuore la Collana Floreale peer averci mandato una copia digitale del romanzo!



Titolo: Poison

Autrice: Ilaria Bonelli

Genere: Romanzo Rosa

Casa editrice: Collana Floreale




SINOSSI


Allison Thompson è la classica ragazza per bene che trascorre le sue giornate nella rassicurante e monotona quotidianità di un piccolo paese in Arkansas. Monotona sì, almeno fin quando non verrà sequestrata da uno sconosciuto nel buio parcheggio della palestra. Da quel momento la vita di Allison viene avvolta dal mistero, travolta da un'irrefrenabile passione velenosa che la porta a vivere nella grande città di Tulsa insieme ad Adam, l'uomo che l'ha rapita.
Ma quello che la circonda è davvero ciò che lei crede? Che cosa nasconde veramente Adam?



RECENSIONE
A CURA DI SABRINA ABENI


Allison, la protagonista, è una ragazza di ventiquattro anni, vive a Jasper, un piccolo paesino tranquillo in Arkansas. Una sera qualunque, all’uscita dalla sua lezione di pilates, si ritrova improvvisamente vittima di un rapimento. Il rapitore le intima di salire in macchina e guidare verso una meta sconosciuta, che durante il tragitto scoprirà essere la città di Tulsa, a un paio d’ore da Jasper.
Allison passa dalla paura, all’attrazione verso quest’uomo dai capelli scuri e dal viso affascinante.
Arrivati a Tulsa, questa attrazione porta a del sesso in un parcheggio all’aperto, senza pensare che qualcuno li potesse scoprire.
Alla fine del rapporto, addio e tanti saluti. Cioè, lui si fa 300 chilometri o giù di lì, per andare a picchiare un tizio, poi rapisce una ragazza perché gli serve un passaggio per tornare a casa e infine la lascia libera di andarsene. 
Senza preoccuparsi che possa andare alla polizia e denunciarlo.
Non sono riuscita ad entrare dentro la storia, sono rimasta indifferente durante tutta la lettura e purtroppo quando un libro non mi suscita “niente” non posso che dare un parere negativo.
Gli eventi della seconda parte potevano forse risollevare la storia e in un certo senso mi stavo appassionando, poi però sono giunta al finale che ha delusa tantissimo, è stato inaspettato e sorprendente, ve lo concedo, ma non sono proprio riuscita a digerirlo.


venerdì 13 settembre 2019

Recensione: "Brucia per me" di Shey Stahl

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Buongiorno lettori e benvenuti ad una nostra nuova recensione!

Ringraziamo la Hope Edizioni per averci fornito una copia digitale del romanzo.



Titolo: Brucia Per Me

Saga: Autoconclusivo

Autore: Shey Stahl

Genere: contemporary romance

Editore: Hope Edizioni


SINOSSI

Milena Wellington, direttrice del Wellington Plaza, potrà anche essere cresciuta in un mondo di privilegi, ma ha lavorato sodo per la sua carriera e non intende permettere a nessuno di scavalcarla. Il problema? La sua vita sentimentale è un disastro, dorme sul divano di un’amica, i suoi colleghi complottano di continuo alle sue spalle e sta stalkerando un sexy e arrogante pompiere, con cui ha avuto un’avventura di una notte.
Essere un pompiere non è mai stata una scelta per Caleb Ryan. Il suo destino è stato deciso quando la sua vita è andata in frantumi. Non ha mai deviato dal suo percorso e la tentazione non gli ha mai fatto perdere la strada. Il problema? Le donne servono a uno scopo, ma l’amore... be’, lui non è capace di amare. Almeno finché non incontra di nuovo la sagace e incredibilmente sexy brunetta che ha conosciuto alla vigilia di Natale. È bastata una notte e quella bellezza esotica ha acceso un fuoco dentro di lui... e Caleb non può lasciarla andare.
Che succede quando non si può ignorare la fiamma?


RECENSIONE
A CURA DI PAOLO COSTA

Su questi schermi abbiamo parlato di romance che distruggono a pezzi con risvolti inaspettati che ci hanno lasciato a bocca aperta, romance che ci scaldano il cuore, romance sulla rinascita e romance al limite della sopravvivenza. Finalmente questo genere sta prendendo sempre più piede, e anche se non sempre è visto di buon occhio o i titoli sono gradevoli, quest’anno la Hope Edizioni (con cui siamo più che soddisfatti di collaborare) ci sta regalando romanzi che spaziano davvero in più campi e più generi, sforando i classici concetti dei romance e deliziandoci con storie che mi restano nel cuore e a cui ripenso spesso, cosa che non mi capita sempre.
Oggi parleremo di Brucia Per Me, un romance autoconclusivo di stampo classico ma che nasconde in sé una storia molto più particolare e profonda di quanto non sembri, nascosta dietro le sembianze di una commedia a tutti gli effetti. Tra una scena di sesso e un siparietto comico che mi ha fatto sbellicare dal ridere (vi dico solo: stalking con le amiche), si dirama una storia di sacrificio e amore, fiducia reciproca e passione.
Perché dico questo? Semplice.
Brucia Per Me è una storia d’amore e di una passione senza freni, che si consuma pressocché ovunque ma sopratutto dentro i nostri protagonisti. È una storia mossa da due personaggi principali che sanno far piegare in due dalle risate i lettori, con il proprio sarcasmo pungente e i battibecchi, i continui botta e risposta pieni di battute e frecciatine davvero esilaranti, dietro cui si nasconde però l’amore che sta sbocciando sempre più ferocemente tra i due.
Ma non è soltanto questo. 
In Brucia Per Me troviamo due persone che sanno cosa significa lavorare sodo ogni singolo giorno, sacrificare se stessi e il proprio mondo per costruire un sogno, per viverlo davvero. Milena e Caleb sono due personaggi con un passato simile e un senso del dovere che gli appesantisce le spalle e gli carica la schiena di responsabilità enormi, che entrambi si portano dietro da tutta la vita. Attorno a loro, i personaggi secondari fanno il proprio ruolo magistralmente, lasciando intendere tra le righe una storia tutta propria e una caratterizzazione particolare che emerge col susseguirsi dei capitoli e delle vicende.
La scrittura della Stahl è semplice ma non troppo, e non risulta mai né pesante, né eccessivamente banale. Si adatta perfettamente alla storia, così come la narrazione da parte di entrambi i protagonisti (abbiamo un doppio punto di vista alternato) riesce benissimo nel suo intento di portarci nella mente sia di Caleb che di Milena. Entrambi usano un linguaggio tutto proprio, ed entrambi si rivolgono a volte anche al lettore, in un modo tutto particolare e ugualmente divertente.
Dopo la prima metà del romanzo, la storia assume dei toni leggermente più seri, e non posso promettervi che verso gli ultimi capitoli non vi possa scappare una lacrimuccia o due. Ma, come ogni romance che si rispetti, l’amore è sempre ovunque e dietro ogni angolo, e ne vedrete delle belle, promesso.
Terrò d’occhio la Stahl, covando segretamente la speranza di poter tornare da questi personaggi, soprattutto i secondari, con nuove storie e nuovi scenari. Una volta chiuso il romanzo, ho sentito la mancanza di Milena e Caleb troppo forte, e non escludo una seconda lettura in futuro.
Se volete stare spensierati, ridere, farvi scaldare l’anima (e non solo), questa è la lettura giusta per l’autunno in arrivo.


giovedì 12 settembre 2019

Recensione: "Userò la notte per incontrarti" di Mew Notice

10:00 0 Comments
Buongiorno lettori, oggi vi parliamo di un romanzo edito Collana Floreale letto dalla nostra Donatella.


Titolo: Userò la Notte per Incontrarti


Autore: Mew Notice


Editore: Collana Floreale


SINOSSI

Lulù è un'aspirante scrittrice che sogna una vita migliore, ma la sua esistenza verrà stravolta dall'incontro con una misteriosa ragazza: Viola Dompè. 
Un pomeriggio, Viola chiede all'amica di continuare a scrivere il suo libro e, da questo istante, le strade delle due protagoniste si uniranno per sempre.
Leggendo il manoscritto, Lulù entra nella vita di Viola e si lascia così trasportare a Villa Dreke. Pagina dopo pagina scopre ogni particolare del passato dell'amica: i suoi desideri, la sua esistenza fatta di tanti sacrifici, fino al suo grande amore per Alexander.
Intanto la vita di Lulù prosegue: conosce Alain Bloom e sin dall'inizio si sente come attratta,  incantata e affascinata da quest'uomo.
Lulù raggiunge finalmente la felicità tanto desiderata ma questa serenità viene turbata quando, continuando con la lettura del manoscritto, tutto viene stravolto.
Chi è veramente Viola? Si ripete continuamente, fino ad arrivare a odiarla,  a esserne gelosa... ma solo alla fine capirà che quegli occhi, cupi e indecifrabili, eclissano un terribile segreto che forse potrà allontanarla per sempre da Alain.


RECENSIONE
A CURA DI DONATELLA

La vita di Lulù non è delle più semplici: l'abbandono del padre, una madre alcolizzata, il lavoro nel centro commerciale, gli studi e l'unica nota positiva è l'anziana vedova Clara, amante degli angeli, che la tratta come una nipote e con la quale trascorre i suoi fine settimana. L'incontro con Viola sconvolge ulteriormente la sua vita. Un continuo passare dal presente al passato e viceversa,  una storia molto misteriosa dove si fatica a capire cosa è reale e cosa no. Probabilmente per una mia mancanza non sono entrata in sintonia con i personaggi (forse non troppo caratterizzati ) nonostante una storia di base avvincente non mi ha coinvolta. Sono stata tentata di mollare la lettura, ero oltre la metà del libro e non sentivo quella voglia di voltare pagina per appagare la curiosità, prevaleva la mancanza di coinvolgimento e errori ed incongruenze non aiutavano, ma non ho mai lasciato una lettura incompiuta quindi sono arrivata fino alla fine. Le mie tre stelle sono per la trama della storia perché  la scrittura risulta a volte incerta e confusa.



mercoledì 11 settembre 2019

Recensione: "23 racconti d'aMare" di Kempes Astolfi

12:50 0 Comments
Buongiorno lettori, oggi si conclude il blogtour a Kempes Astolfi con questo meraviglioso Review Party!


Titolo: Racconti d'aMare

Genere: Racconti brevi

Autore: Kempes Astolfi

Casa editrice: Self Publishing


SINOSSI

Parole (e quindi anche questa raccolta speciale di 23 racconti di 1000)? Trattasi di racconti brevissimi, in prima persona o in terza. In cima troverai sempre un micro riassunto per ambientazione, genere e location vicino al titolo, per farti un'idea, per decidere se stimola la tua fantasia. A volte potrai trovare una continuità in altre storie (dei 1000 racconti) con riferimenti o rompicapi atti a muovere le sinapsi del tuo cervello per capire dove questo o quel personaggio sono stati già citati. 


RECENSIONE
A CURA DI GIORDANA SCHIATTARELLA

L'idea di Kempes Astolfi è la Open Book, la cui traduzione italiana è Libro Aperto. Cosa intende l'autore con Libro Aperto? Semplicemente libro in continua crescita.
Ogni racconto contiene mille parole e questa raccolta è solo una parte di quello che sarà il prodotto finale perché quest'ultimo avrà ben mille racconti da mille parole per un totale di un milione di parole! Mi sembra un bel progetto, no?

I racconti si alternano tra racconti in prima e terza persona, rendendo il tutto ancora più dinamico e con uno stile molto leggero, semplice e scorrevole che vi permetterà di terminare tutti i racconti in brevissimo tempo, desiderando spesso di averne ancora tra le mani.

Gli argomenti trattati non sono mai gli stessi, sono sempre molto diversi eppure tutti presentati in maniera interessante, incuriosendo quindi il lettore.

Si tratta quindi di un libro molto leggero da leggere sotto l'ombrellone o davanti al camino, davanti a una tazza di cioccolata calda. Lo consiglio particolarmente a chi cerca una lettura leggera ma che possa colpirvi (e perché no, affondarvi).



Oggi per voi una super offerta: clicca il link diretto per amazon https://www.amazon.it/23-Racconti-dAmare-Kempes-Astolfi/dp/B07W61H75L/ 

Recensione: "Nevernight - Alba oscura" di Jay Kristoff

12:05 0 Comments
Buongiorno lettori! Eccoci per parlare del terzo e ultimo volume della trilogia di Nevernight che tutti noi stavamo aspettando!

Come al solito ringrazio la Oscar Vault per avermi inviato i pdf della saga in anteprima!


Titolo: Nevernight - Alba oscura

Autore: Jay Kristoff

Genere: Fantasy

Casa editrice: Oscar Vault


SINOSSI

Mia Corvere, gladiatii, schiava fuggiasca e infame assassina, sta scappando. Dopo i grandi giochi di Godsgrave, finiti con il più audace omicidio nella storia della Repubblica itreyana, Mia si ritrova braccata. Potrebbe non uscire viva dalla Città di Ponti e Ossa. Il suo mentore Mercurio è ora nelle mani dei suoi nemici. La sua stessa famiglia la vuole morta. Ma sotto la città, un oscuro segreto è in attesa. La notte sta per scendere sulla Repubblica, forse per l'ultima volta.


RECENSIONE
A CURA DI GIORDANA SCHIATTARELLA

Eccoci arrivati a parlare dell'ultimo volume di questa saga che sta emozionando milioni di lettori.

Finalmente Mia è pronta ad avere la sua vendetta e con l'aiuto dei suoi più cari amici riuscirà pian piano ad avvicinarsi all'obiettivo. Questo porterà, come tipico di Kristoff, a tante morti, guai, danni collaterali e vi assicuro che piangerete, urlerete e griderete per tutto il male che sarà fatto e che verrà fatto a voi.

Come al solito vi dico che il romanzo è bellissimo ma anche tanto crudo, con scene di sesso esplicite, violenza e battaglie forti, per cui io lo consiglio solo a chi crede di riuscire a leggere tutto senza essere disturbato da queste scene un po' particolari.

Anche questa volta mi complimento con Jay Kristoff per le note a piè di pagina che, secondo me, sono a tratti fondamentali e a tratti esilaranti e lo stile dell'autore ci permette di conoscere una letteratura quasi nuova che, secondo me, nel panorama della letteratura per ragazzi di oggi, non guasta mai.

Non vi do un parere super approfondito perché non voglio spoilerarvi troppo e perché rischierei di essere ripetitiva delle recensioni ai due volumi precedenti, ma per avere una visione di insieme basta leggerle tutte e tre e capire quanto valga davvero avere questo libro tra le mani.


martedì 10 settembre 2019

Recensione: "L'orso e l'usignolo" di Katherine Arden

10:00 0 Comments

Buongiorno lettori! Oggi vi parliamo di un romanzo che abbiamo letto per una collaborazione con Fanucci che ringraziamo per averci inviato una copia digitale del libro!


Titolo: L’Orso e L’Usignolo

Saga: Serie Winternight, #1

Autore: Katherine Arden

Editore: Fanucci Editore

Genere: fantasy


SINOSSI


In uno sperduto villaggio ai confini della tundra russa, l'inverno dura la maggior parte dell'anno e i cumuli di neve crescono più alti delle case. Ma a Vasilisa e ai suoi fratelli Kolja e Alësa tutto questo piace, perché adorano stare riuniti accanto al fuoco ascoltando le fiabe della balia Dunja. Vasja ama soprattutto la storia del re dell'inverno, il demone dagli occhi blu che tutti temono ma che a lei non fa alcuna paura. 
Vasilisa, infatti, non è una bambina come le altre, può "vedere" e comunicare con gli spiriti della casa e della natura. Il suo, però, è un dono pericoloso che si guarda bene dal rivelare, finché la sua matrigna e un prete da poco giunto nel villaggio, proibendo i culti tradizionali, compromettono gli equilibri dell'intera comunità: le colture non danno più frutti, il freddo si fa insopportabile, le persone vengono attaccate da strane creature e la vita di tutti è in pericolo. 
Vasilisa è l'unica che può salvare il villaggio dal Male, ma per farlo deve entrare nel mondo degli antichi racconti, inoltrarsi nel bosco e affrontare la più grande minaccia di sempre: l'Orso, lo spaventoso dio che si nutre della paura degli uomini.


RECENSIONE
A CURA DI PAOLO COSTA

Non c’è alcun modo di girarci intorno, e non ho proprio intenzione di farlo, perché quello che sto per dire sarà l’unica grande verità che potrò darvi su questo romanzo per farvene innamorare sin da subito. Ebbene, va detto a gran voce: L’Orso e L’Usignolo è tra i migliori fantasy che io abbia letto in questi due anni, se non proprio il migliore. Volevo riservare il posto in cima alla classifica a qualche altro titolo, ma cavolo, questa fiaba fantasy mi ha preso talmente tanto da farmi vacillare e stringere il Kindle.
Ho sempre adorato le storie un po’ strane, quelle intricate, che creano un mondo spettacolare e trascinano il lettore con sé, tra personaggi bizzarri e vicende uniche, al limite del fantastico e del magico. Storie come Il Castello Errante di Howl, o come Bellezza Crudele, sono sempre riuscite ad ossessionarmi e restarmi impresse nella mente per sempre, con la voglia di averne di più, di vedere e immaginare di più. L’Orso e L’Usignolo oggi si unisce a questa breve lista di fantasy che saranno il mio tormento per i mesi a venire, finché non ne sarò sazio (non accadrà mai).
La trama la trovate qui sopra, ma credetemi se vi dico che tutto quello riassunto sulla costina dell’edizione Fanucci non basterà mai a descrivere con cura questo romanzo. Ci sono così tanti particolari, così tante vicende che si intrecciano o si svolgono in parallelo, così tanta mitologia dietro, così tanta magia che non troverò mai le parole adatte per dirvi quanto sia pieno di creatività ed immaginazione questo romanzo.
La storia trae ispirazione da diverse fiabe tradizionali russe, tra cui principalmente Vasilisa La Bella, che dà il nome e la caratterizzazione al personaggio di Vasja, una ragazza minuta e mingherlina che riesce a parlare con le creature dei boschi e con gli spiriti che si aggirano per la casa, guadagnandosi la fama di essere uno spirito troppo ribelle e spericolato, oltre che una strega e un danno per il villaggio in cui vive. 
Vasja ha la sfortuna di essere una ragazza “moderna” in una società ancora troppo cupa, chiusa e retrograda, legata fortemente alla religione e alla paura di poter essere puniti. A questo contribuirà anche un personaggio in particolare (che sarà per noi una versione più tormentata e complessa del Diacono Frollo animato ne Il Gobbo di Notre-Dame), che cercherà di staccare il popolo del villaggio dalle proprie credenze e dal mondo di fiabe in cui continuava a vivere.
Ma è proprio dalle fiabe russe, e soprattutto dalle credenze popolari di un tempo (medievali principalmente, dal momento che la trama del romanzo sembra muoversi in un periodo storico ben definito, seppur in un ambiente immaginifico), che la Arden ha tirato fuori altri personaggi molto più interessanti e particolari, come l’Orso o il Morozko, l’oscuro re dell’inverno intorno a cui girerà tutto il mistero dell’opera e la seconda parte del romanzo, soprattutto. Se avete letto Cuore Oscuro, sappiate che il Morozko riuscirà a rapirvi e conquistarvi, proprio come fece il Drago ai suoi tempi. Siete avvisati/e.
La storia è narrata divinamente grazie alla penna elegante e raffinata della Arden, con una prosa che fa di questa fiaba il perfetto romanzo per adulti, seppur catalogato come young adult e non avendo temi estremamente pesanti. L’intreccio risulterà forse difficile nei primi capitoli, ma con l’andare delle pagine vi renderete conto che questo mondo è entrato a far parte anche del  vostro, e sarà tutto più chiaro e di facile lettura. Un po’ debilitanti forse i termini russi, che non riuscirò mai a ricordare, ma devo ammettere che hanno contribuito a rendere tutto molto più accattivante. 
Prossimo viaggio? Russia! O forse no…
Resta comunque il fatto che questo romanzo, che potrebbe funzionare anche da autoconclusivo (nonostante la serie abbia due seguiti con gli stessi personaggi), mi ha incantato e conquistato totalmente, ed era una cosa che non mi succedeva dai tempi di Cuore Oscuro e dalla ristampa de La Figlia del Nord, che vi consiglio di recuperare.
È un romanzo corale, un romanzo in cui la narrazione parte dagli inizi di una famiglia di un villaggio russo e prosegue con pochi personaggi, ma che riescono a brillare e incuriosirci, ognuno con la propria storia. Anche la matrigna cattiva o il nemico principale, che aleggia nelle foreste cupe e gelate dall’inverno, terrorizzando anche noi lettori, hanno un proprio background e una storia interessante da cui partire.
Spero che la Fanucci Editore decida di pubblicare presto il seguito di questa storia, perché io voglio tuffarmi di nuovo in questo mondo e tornare da una Vasja più cresciuta, in attesa della prossima avventura.


lunedì 9 settembre 2019

Blogtour: "Racconti d'aMare" di Kempes Astolfi - Tappa 6

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Una pillola al giorno.
Un libricino che contiene una perla al giorno, come una pillola per il cuore, passo dopo passo entra nel cuore e prende un posticino tutto suo, continuando per mille parole.

Dimensioni piccolissime.
Quando un libro può girare insieme a noi, ovunque. Piccolo, compatto e ben strutturato, difficile resistere alla sua praticità.

Leggerezza.
Ogni storia, nella sua quantità irrisoria di parole, racchiude delle morali che portano il lettore ad apprendere e respirare leggerezza e…aMare.

Riferimenti.
Maggior parte dei racconti racchiude qualche riferimento a personaggi, luoghi oppure situazioni che racchiudono libri già prodotti dall’autore oppure che saranno motivo di dibattito successivamente, forse….

Open book.
Un libro in continuo crescere, una fine presente ma sempre più distante, un continuo desiderio di altre storie, piccoli respiri e parole sussurrate.