mercoledì 21 ottobre 2020

Recensione: "Pumpkinheads" di Rainbow Rowell

 


Titolo: Pumpkinheads
Serie: Pumpkinheads #1
Autrici: Rainobw Rowell e Fath Erin Hicks
Genere: Graphic Novel, Romance, Tematiche LGBTQ+
Casa editrice: Mondadori, Oscar Vault
Josiah è pronto a passare tutta la notte crogiolandosi nella malinconia (è un tipo malinconico). Ma Deja ha un piano: e se, invece che deprimersi, e invece della solita zuppa di fagioli alla Casetta del Mais e Fagioli, facessero il botto? Potrebbero visitare tutti gli stand della fiera. Assaggiare tutto. E forse Josiah potrebbe perfino parlare con quella ragazza carina su cui fantastica da tre anni...
Buongiorno lettori, come state?

Oggi parliamo di un qualcosa di particolare, una graphic novel. Non sono molto abituata o esperta nel settore fumetti, quindi perdonatemi se magari non sarò precisa e accurata come nelle recensioni di un classico libro.

Pumpkinheads mi aveva affascinata sin dal primo momento in cui ho visto la copertina. I colori, gli ambienti e il modo in cui erano disegnati i personaggi mi faceva impazzire, così mi sono buttata per recensirlo non appena la casa editrice ne ha dato la possibilità e posso dirvi di non esserne rimasta delusa.

Partirei dalle tavole per dirvi che di tavole così belle ne ho viste poche. Sono tavole a colori con una palette molto autunnale, essendo appunto la storia ambientata in quella stagione dell'anno.

La storia in sé è molto leggera e dolce. Ci troviamo davanti due ragazzi, Josiah e Deja, che lavorano in un campo autunnale e che sono amici da tre anni. Josiah è innamorato di una ragazza che lavora a quel campo sin dal primo momento che l'ha vista e grazie all'aiuto di Deja decide di dichiararsi. Durante l'ultimo giorno di lavoro al campo, quindi, Josiah e Deja partono alla ricerca di questa ragazza in modo che Josiah possa dichiararsi. Ma può davvero essere innamorato di una ragazza con cui non ha mai parlato e che nemmeno conosce?

Ho trovato i personaggi di Josiah e Deja molto dolci: il primo più timido e riservato; la seconda più aperta, socialmente attiva. Insomma, gli opposti. Ma non è proprio vero che gli opposti si attraggono?

Ho sentito diverse opinioni in cui si diceva che la storia fosse piatta, troppo lineare, nessun climax o qualcosa che potesse incuriosire. A me invece è piaciuta molto, da persona romantica quale sono. Ho amato la ricerca della ragazza perduta e il finale che è stato dato ai nostri beniamini. Insomma, non ci vedo del negativo in questa graphic novel.

Consiglio Pumpkinheads a chi cerca una lettura leggera, romantica e a chi desidera rifarsi gli occhi con delle tavole strepitose.




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