sabato 17 agosto 2019

Recensione: "Quando piove senza nuvole" di Gaia Campo

Buongiorno lettori, oggi vi parliamo di un nuovo romanzo tutto da scoprire in compagnia della nostra Diamante!




Titolo: Quando piove senza nuvole


Autore: Gaia Campo


Casa editrice: Self publishing


Genere: Storie d’amore




SINOSSI

Un viaggio tra le pareti della psiche e i vagoni di un treno trascinano due cuori in un percorso incompiuto, una poetica caccia al tesoro tra i dipinti di Monet e le filastrocche di un cantastorie con l'ukulele blu.




RECENSIONE
A CURA DI DIAMANTE GIORGESE


Per la prima volta mi sono trovata a leggere un’opera quanto più possibile simile al mio primo racconto pubblicato, I limiti dell’amore, in fatto di stile e di poetica. Quando piove senza nuvole non è un libro comune, non si perde in descrizioni, non si perde in dialoghi, è un’immensa distesa di emozioni, sensazioni, sentimenti e ricordi.

Narrato da due voci, dai due protagonisti che, grazie all’aiuto di uno Sconosciuto riescono a trovare la strada per incontrarsi ancora, porta il lettore nell’interiorità del personaggio, nei suoi desideri.

L’idea è sicuramente originale e, per quanto mi riguarda, funziona, forse proprio perché mi sono ritrovata molto in questo stile essenziale e al tempo stesso ricco di poesia, lo so, è quasi un ossimoro, ma conduce in posti bellissimi.

Nonostante questo ci sono state cose che non mi hanno convinta, oltre a qualche svista qua e là.

Come già detto, la storia viene narrata dai due protagonisti, ma è difficile capire chi in quel determinato momento sta parlando.

All’inizio ti chiedi ma è un uomo o una donna che narra?, e poi, andando avanti con la lettura capisci, ma ad ogni capitolo torni a porti la stessa domanda, fin quando, verso la fine, inizi a credere che i capitoli alternino le visioni dei due, una volta lui e una volta lei.

Questa scelta, non so se voluta o casuale, rende la lettura un po’ più difficile. Una lettura che di per sé vuole un certo impegno, perché ogni frase nasconde più di un significato, ogni frase è lì per un motivo e non a caso, quindi non puoi lasciarla scappare senza rifletterci su.

Lo stile che taglia quasi del tutto le descrizioni, le contestualizzazioni, crea un po’ di iniziale confusione, il lettore è spaesato, voglioso di sapere, curioso di conoscere, di capire come rispondere a quegli interrogativi che gli si pongono davanti, ma non sempre la risposta arriva.

Solo alla fine la trama acquista il suo vero significato, o così ci illude, perché non c’è certezza che quello sia il vero finale.

Un racconto che può dare moltissimo, ma che mi ha lasciata con un senso di insoddisfazione, perché le capacità c’erano tutte, ma è come se non fossero state sviluppate al massimo.

Do quindi 3 stelline su 5, proprio perché ci sono dei refusi e perché ho sentito come se mancasse qualcosa.

L’idea è ammirevole, lo stile anche, il messaggio che si ha l’illusione di cogliere alla fine è dolcissimo, ma manca la certezza di aver capito, manca la sensazione di aver concluso un viaggio, o di averlo appena iniziato, ci si ritrova immobili, come in attesa di capire davvero se è stato solo un sogno o una realtà inaspettata.

Lo consiglio a chi adora le emozioni e non le descrizioni, a chi vuole sentire e non solo capire.


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