Buongiorno lettori, anche oggi vecchia recensione del vecchio blog.
Titolo: Widdershins
Saga: Whyborne & Griffin, #1
Autore: Jordan L. Hawk
Editore: Triskell
Edizioni
Genere: urban fantasy/romance/thriller
Pagine: 272
Disponibile in digitale e cartaceo!
SINOSSI
L’amore è pericoloso.
Fin dalla tragica morte dell’adorato
amico, Percival Endicott Whyborne ha spietatamente soppresso qualunque
sentimento per altri uomini. Preferisce trascorrere le sue giornate a studiare
lingue morte nel museo dove lavora. Così, quando l’affascinante ex-Pinkerton
Griffin Flaherty lo contatta per tradurre un libro misterioso, Whyborne vuole
solo finire il lavoro e sbarazzarsi del detective il più in fretta possibile.
Griffin ha lasciato la Pinkerton dopo la
morte del suo partner. Si è messo in proprio, e ora deve investigare
sull’assassinio di un giovane benestante. Unico indizio: un libro in codice un
tempo appartenuto alla vittima.
Il progredire delle indagini fa
avvicinare i due uomini, e il fascino dissoluto di Griffin rischia di far
crollare il ferreo autocontrollo di Whyborne. Ma quando la coppia scopre le
prove dell’esistenza di un potente culto determinato a dominare il mondo,
Whyborne è costretto a scegliere: rimanere da solo e al sicuro, oppure
rischiare tutto per l’uomo che ama.
RECENSIONE
A CURA DI PAOLO COSTA
Avevo adocchiato questo libro anni e anni
fa, desiderandolo così tanto da non riuscire a crederci quando ho visto
l’annuncio dell’imminente pubblicazione per la Triskell Edizioni, una casa
editrice che adoro e che è stata così gentile da inviarmi una copia del
romanzo.
“Widdershins” è il primo volume
di una serie di undici romanzi, che spero di poter leggere e recensire volume
dopo volume, perché so per certo che saranno pieni di eventi terrificanti e di
risvolti incantevoli, come i personaggi che animano queste pagine.
Il genere in cui possiamo incastrarlo,
più o meno, è quello dell’horror/mystery sebbene la storia non sia esattamente
così spaventosa e nel corso degli eventi si sviluppi anche la storia d’amore
tra i due protagonisti. I toni sono molto più fantasy e avventurosi di un
semplice mystery, e questo rende “Widdershins” un’opera completa di
tutto e perfetta in ogni genere.
Cominciamo dallo stile di scrittura,
perché è la prima cosa che salta all’occhio sin dalle prime pagine del primo
capitolo; Jordan L. Hawk è brava nel lavoro che fa, ed ambientando la storia in
epoca vittoriana, è riuscita magistralmente a scrivere con eleganza e
raffinatezza anche le scene più focose tra Griffin e Whyborne. I dialoghi tra i
personaggi sembrano veri e non sbagliano di una virgola, e non oso immaginare quanto
sia stato duro scrivere con una prosa del genere, calandosi perfettamente nel
periodo storico e nella classe sociale dei personaggi.
Parlando proprio di questi, devo dire che
il cast è davvero variegato, ed oltre ai due protagonisti spicca di più anche
Christine, amica e collega di Whyborne ed un vero peperino. È difficile essere
donne in un’epoca che non ne riconosce il valore, ma Christine è davvero
cocciuta e determinata, ha la lingua lunga e un quoziente intellettivo sopra la
media di qualsiasi altro uomo lavori per il museo. L’ho praticamente ADORATA.
Vi è anche la comparsa della famiglia di
Whyborne, che spero verrà approfondita nei prossimi volumi, perché mi ha
incuriosito molto e credo possa essere fonte di dinamiche particolari e
piuttosto “pesanti” per i risvolti futuri, soprattutto se teniamo conto di
com’è finito questo primo volume per i nostri due protagonisti.
Whyborne è il classico nerd dei giorni
nostri ma in epoca vittoriana, e per questo si appassiona di letteratura e
testi antichi, lingue morte e codici. La sua passione trova sfogo nel museo in
cui lavora, pur essendo un timidone e stando continuamente chiuso nel suo
ufficio o in biblioteca, lontano da tutti. Ha un passato piuttosto cupo alle
spalle e lo si nota dalle sue insicurezze, dalle stupide paure che lo bloccano
continuamente e dai sensi di colpa che lo divorano, per qualcosa che è successo
anni prima e che l’ha sconvolto.
Griffin è il totale opposto, e sebbene
abbia un passato molto difficile e turbolento alle spalle, riesce ad essere un
uomo d’onore e raffinato all’occorrenza. È un abile investigatore, ha i
contatti giusti praticamente ovunque, ed è bravissimo nel lavoro che fa. E
diciamocelo, è anche un bel bocconcino, che posa gli occhi proprio sul nostro
Whyborne.
Tra i due è subito fuoco ardente, mosso
da una chimica allucinante. Ho adorato le loro dinamiche, sebbene un po’ troppo
affrettate e stereotipate, ma credo che nei prossimi dieci volumi ne vedremo di
tutti i colori per lo sviluppo della loro storia.
Il romanzo si legge in fretta, avvincente
e misterioso com’è, e l’elemento fantastico è davvero interessante e
terrificante. Sembra prendere spunto da antiche leggende e dai miti di
Lovercraft, confezionando una mitologia unica e parecchio interessante.
Le scene passionali ci sono, e avrei
voluto che fossero di meno, ma devo ammettere che non mi sono affatto
dispiaciute. Un po’ troppo dettagliate per un romanzo del genere, e per questo
forse non di comune gradimento per tutti, ma hanno completato una storia giÃ
perfetta di suo.
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