Titolo: Nevernight - Mai dimenticare
Autore: Jay Kristoff
Genere: Fantasy
Casa editrice: Oscar Vault (Mondadori)
SINOSSI
In un mondo illuminato da tre soli che non tramontano mai, la giovane Mia Corvere approda alla Chiesa Rossa, una sorta di "Hogwarts dei sicari". Vuole diventare un'assassina per vendicare la sua famiglia. Riuscirà ad entrare nell'esclusiva accademia?
RECENSIONE
A CURA DI GIORDANA SCHIATTARELLA
Finalmente posso parlarvi di questa meravigliosa, fantasmagorica, unica, bellerrima bellezza!
La storia di Mia è una storia difficile ma che vale la pena di essere raccontata. Quando i suoi genitori vengono brutalmente uccisi dal console Scaeva per aver tradito la Repubblica, Mia scappa e un bel giorno il suo destino si incrocia a quello di Mercurio, un uomo adulto che però sa esattamente come aiutarla per vendicarsi. Mia inizia una nuova vita sotto la sua custodia, cresce, gli anni passano e finalmente Mercurio la ritiene pronta per una nuova prova. Ecco che Mia si lancia nel suo percorso verso la Chiesa Rossa per diventare una Lama e poter vendicare i suoi genitori. Attraverserà momenti difficili, prove ardue e mai viste prima, sempre in compagnia del suo ombragatto Messer Cortese, ma riuscirà a raggiungere il suo obiettivo?
Partiamo dal personaggio principale della storia: Mia Corvere. Non ho mai trovato una protagonista femminile così cazzuta e bad ass in un libro. Lei è tutto quello che dovremmo essere noi donne: cazzute, determinate, con una meta, un obiettivo e niente e nessuno dovrebbe distoglierci da quest'ultimo. Dovremmo essere padrone della nostra vita proprio come Mia lo è della sua.
A farle compagnia c'è Messer Cortese (Mister Kindly), un gatto fatto di ombre che vive con Mia ormai da anni e che, entrando nella sua ombra, mangia le sue paure e le permette di fortificarsi e darsi più coraggio. Non che Mia non sia coraggiosa, anzi, anche quando Messer Cortese non è con lei e la sua paura trabocca da ogni poro riesce a mantenere i nervi saldi e concentrarsi sulle sue sfide.
Questo piccolo ombragatto è simpatico, divertente, a tratti tagliente e l'ho trovato super ben caratterizzato, simpaticissimo ed è, onestamente, uno dei miei personaggi preferiti.
Un altro personaggio che ho apprezzato è stato Tric, un ragazzo che è stato vicino a Mia durante il suo percorso verso la Chiesa Rossa e che è stato accanto a lei anche all'interno dell'edificio, durante le varie prove, come un vero amico. L'unico che lì dentro potesse ritenersi tale. L'ho ritenuto dolce, altruista e sempre gentile: il ragazzo che tutte noi vorremmo.
Personaggio che ho odiato? Jessamine, Dio, è insopportabile! Per certi versi mi ha ricordato il personaggio omonimo della saga di Shadowhunters, The Infernal Devices, sia per alcuni aspetti caratteriali che fisici, ma questa Jessamine qui credo sia diecimila volte più cazzuta di quella creata dalla Clare, più forte, più vera, più determinata.
Cosa ho amato di Nevernight - Mai dimenticare?
1. Le descrizioni assolutamente perfette, ricche al punto giusto, sempre precise ma senza esagerare, mai noiose, permettono di visualizzare perfettamente gli ambienti e di sentire le sensazioni che sentono i nostri protagonisti.
2. Le note a pié di pagina che non sono realmente funzionali per la storia ma che permettono di capire i pensieri di Jay o di approfondire pezzi di storia non funzionali al racconto ma comunque interessanti. Le ho trovate una genialata.
3. Messer Cortese, sì, lo so, l'ho già detto, ma ribadire il concetto è meglio!
4. La protagonista super bad ass che dovremmo essere tutti noi.
Cosa non ho amato di Nevernight - Mai Dimenticare?
1. Jessamine, lo so, l'ho già detto, lo ripeto.
2. Beh… non c'è nessun due! Ho amato tutto!
Il mondo che Jay Kristoff ha creato è unico, per non parlare dei personaggi. Mai visto così tanta originalità in un libro solo. Ad oggi credo sia il migliore libro letto nel 2019.
Non gli ho dato punteggio pieno perché me lo riservo per Alba Oscura, Darkdown in inglese, il terzo volume della trilogia che, vi assicuro, vi strapperà il cuore. Ma ne parleremo tra qualche giorno.
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