Grazie mille Mondadori per la copia digitale del romanzo e @thecarlyslibrary per avermi inclusa nel suo review party.
C'era e non c'era una volta - così cominciano sempre le fiabe - una principessa destinata ad avvelenare chiunque la toccasse. Ma per Soraya, tenuta nascosta fin dalla nascita, cresciuta lontana dalla sua famiglia, al sicuro solo nel suo giardino, questa non è soltanto una fiaba. All'approssimarsi delle nozze del suo gemello, Soraya deve decidere se uscire allo scoperto per la prima volta. Nelle segrete del palazzo una div, una demone, potrebbe avere le risposte che sta cercando, la chiave per ottenere la libertà . Al di fuori c'è un giovane uomo che non teme la principessa, nei cui occhi non si legge paura, ma profonda comprensione di chi lei sia veramente, oltre la maledizione e il veleno. Soraya pensava di sapere quale fosse il suo posto nel mondo, ma quando le sue scelte portano a conseguenze inimmaginabili, inizia a chiedersi chi sia davvero e cosa stia diventando: una donna o una demone? Una principessa o un mostro?
Ci troviamo davanti a un retelling di Re Mida che, se all'inizio mi stava anche incuriosendo, poi purtroppo la mia "voglia di scoprire" si è un po' persa per la strada.
Soraya è stata maledetta quando era in fasce e il suo tocco porta la morte immediata. La ragazza, figlia del re del mondo in cui si ambienta la storia, è da sempre costretta a rimanere nascosta e ad evitare i contatti sociali, così percorre passaggi segreti per aggirarsi inosservata nel castello reale. Soraya non ha mai accettato la sua diversità , si sente sola ed emarginata, trascurata dalla famiglia e non amata. Desidera di liberarsi della maledizione e, quando le si presenta l’occasione, dovrà scegliere se buttarsi per il suo sogno o tradire la sua famiglia.
Troviamo innanzitutto l'adattamento di vecchi miti persiani, che può senz'altro risultare una tematica interessante e abbastanza nuova all'interno della letteratura fantasy.
Le due tematiche di spicco sono, invece, la diversità (di cui Soraya stessa ne è l'esempio) e l'appartenenza al mondo LGBTQ+, anche se quest'ultima è minore e non rilevante per la storia, ma non per questo meno apprezzata.
Passando ai difetti, i personaggi secondari non sono, secondo me, così ben caratterizzati come ci si aspetterebbe da un romanzo del genere e anche la protagonista stessa spesso risulta ripetitiva e a tratti anche fastidiosa.
La storia romantica è costruita in modo molto superficiale e io sono dell'opinione che o si costruisce bene, con uno slow burn e dando il tempo al tempo in tutto, rendendo anche la relazione più verosimile possibile, oppure non si costruisce proprio. Da grande fan del romance, questo punto in particolare mi ha fatto un po' storcere il naso.
Lo stile di scrittura è strano, io l'ho trovato troppo pesante in alcuni punti e troppo leggero in altri, senza dare il giusto equilibrio. Per cui alcune scene passavano velocissime, mentre altre erano davvero troppo lente. Trovo, inoltre, che i dettagli avrebbero potuto essere sviluppati molto meglio, invece mi è sembrato quasi che più andassi avanti, più la storia si perdesse nel nulla. Tutto scritto troppo velocemente, bisognava aggiungere qualche pagina e dare al corso degli eventi il giusto tempo.
Insomma, una lettura godibile, una storia leggera, ma piena di difetti.
Lo consiglio a chi ha voglia di distrarsi senza aspettarsi troppo dalle pagine che gli scorrono sotto le dita.
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