venerdì 27 maggio 2022

Recensione: "La voce del mare" di Natasha Bowen

 Buon pomeriggio lettori! Oggi siamo qui con una nuova recensione per cui ringrazio Mondadori e @valecozy su Instagram per il review party.



Titolo: La voce del mare
Autrice: Natasha Bowen
Genere: Fantasy
Casa editrice: Mondadori


Un tempo, quando era ancora umana, Simi pregava gli dèi. Ora che è una sirena, una Mami Wata, è al loro servizio, anche se non riesce a rinunciare ai ricordi della sua vita precedente. Il suo compito, come quello delle sue sei sorelle, è di cercare e raccogliere le anime degli uomini e delle donne gettati in mare dalle imbarcazioni cariche di schiavi dirette al Nuovo Mondo; e, dopo averle onorate, fare in modo che possano tornare, benedette, alla loro terra d'origine. Ma un giorno, quando da una di quelle navi viene buttato in acqua un ragazzo ancora in vita, avviene l'impensabile. Simi decide di portarlo in salvo, contravvenendo così a una delle più antiche e inviolabili disposizioni divine. Per fare ammenda, sarà costretta a recarsi al cospetto di Olodumare, il Creatore Supremo, ma per poterlo incontrare, dovrà prima affrontare un viaggio pieno di ostacoli, nel corso del quale incontrerà terre ricche di insidie e creature leggendarie e si ritroverà ancora una volta a sfidare gli dèi, mettendo a rischio non solo il destino di tutte le Mami Wata ma anche quello del mondo così come lo ha conosciuto fino ad allora.

Il romanzo che di cui parliamo oggi è il primo capitolo della serie Voce del Mare, una carinissima ed originale storia sulle sirene. La mitologia africana è parte integrante di questa storia. Imparerete a conoscere le fate senegalesi, la versione africana di un unicorno, i mutaforma bultungin dell’Impero Kanem-Bornu e il mostro del fiume Ninki Nanka. Dei neri, dee, sirene e altre creature sia mortali che non.

La nostra protagonista è Simidele, una Mami Wata con un compito preciso. Deve tenere bene a mente che non può fare nulla di diverso da quello che le viene chiesto e non può farsi vedere dagli umani perché loro sono pericolosi e crudeli nei confronti del diverso. Simidele non è come le altre Mami Wata, lei non vuole dimenticare la sua vita precedente e così, anche quando non costretta, si reca sulla terraferma dove muta diventando ‘umana’ e può avere dei ricordi del suo passato.

Un giorno qualcosa attira la sua attenzione, mentre nuota alla ricerca di anime si imbatte in un ragazzo che è ancora vivo anche se ferito gravemente. Simi decide di salvarlo mettendo se stessa e l’equilibrio delle cose in grave pericolo. È da questo momento in poi che la storia prenderà una piega inaspettata, dando modo alla vera storia di cominciare.

Voce del mare è un libro che parla di diversità e di una cultura di cui sappiamo molto poco. L'autrice ci ha permesso di entrare in questo mondo tutto nuovo prendendo la fiaba della Sirenetta e dandocene una versione completamente nuova e tutta da apprezzare.

Nonostante conti solo 250 pagine è un libro molto ricco e vi assicuro che non avrete affatto il tempo di annoiarvi.








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