mercoledì 21 agosto 2019

Recensione: "Carry On" di Rainbow Rowell

Buongiorno lettori, oggi recensione di una delle mie ultime letture.


Titolo: Carry On

Autrice: Rainbow Rowell

Genere: Fantasy

Casa editrice: Piemme Edizioni


SINOSSI

Simon Snow è il peggior prescelto di sempre. Questo è ciò che sostiene Baz, il suo compagno di stanza. Baz potrà anche essere un vampiro e un nemico, ma ha probabilmente ragione. Per la maggior parte del tempo infatti Simon non sa far funzionare la sua bacchetta, oppure non sa controllare il suo inestinguibile potere mandando tutto a fuoco. Il suo mentore lo evita, la sua ragazza lo ha lasciato, e un mostro con la sua faccia si aggira per Watford, la scuola di magia in cui frequentano l'ultimo anno. Allora perché Baz non riesce a fare a meno di stargli sempre intorno?


RECENSIONE
A CURA DI GIORDANA SCHIATTARELLA

Chi ha già letto Fangirl, della stessa autrice, conoscerà già più o meno il personaggio di Simon che si intravede in quel libro come personaggio di una storia nella storia. La Rowell ha deciso di dargli maggiore spazio in un libro che potesse raccontare solo le sue avventure e quindi eccolo qui, protagonista di Carry On.

Simon è all'ultimo anno al college di magia, qui ritrova Agatha, la sua ragazza, Penny, sua amica, e poi spera di ritrovare Baz, suo compagno di stanza, che però sembra scomparso nel nulla. L'obiettivo di Simon è sconfiggere le forze oscure che minacciano il suo mondo, conosciute con il nome di Tedio, anche grazie all'aiuto dell'Arcimago, mago potente e preside della scuola. La strada per il bene è lontana, ma se si è circondati dagli amici giusti tutto è possibile? E vi dico che quando scoprirete chi è il Tedio, resterete a bocca aperta.

Simon è un personaggio molto complesso, insicuro di se stesso cerca continuamente conferma nell'opinione dei suoi amici, tenta di trovare Baz per quasi metà libro, convinto che gli sia accaduto qualcosa di male, ma è davvero così? La sua storia d'amore con Baz, una volta trovato, è ciò che ho adorato di più. Simon all'inizio sta con Agatha, non sa di essere gay e se lo sa non lo dà a vedere, poi però capisce che non può fare nulla davanti all'amore per Baz.

Agatha invece l'ho trovata super antipatica, non accetta inizialmente l'omosessualità di Simon e rende un qualcosa di estremamente semplice come super complicato. Persevera per avere Simon quando non può averlo e nel frattempo continua a chiedere di Baz… un controsenso, non trovate?

Ho apprezzato molto il personaggio dell'Arcimago, vicino a Simon fino alla fine. La decisione che ha preso l'autrice riguardo il suo personaggio mi ha stretto il cuore, ma pensandoci bene era giusto così.

Più di tutti ho amato la scelta che l'autrice ha fatto per il Tedio, ha reso un qualcosa di banale qualcosa di stratosferico.

Ovviamente vi sto elencando tutti i pro, ma questo libro ha anche dei contro. Ad esempio non mi è piaciuto lo stile della Rowell (premetto che non ho letto Fangirl, ma lo farò), non mi è piaciuta la prima persona e l'alternanza di tutti quei pov di cui, secondo me, si è fatto abuso. Ci tengo a specificare che generalmente leggo la prima persona senza problemi, ma è il modo in cui è stata utilizzata che non mi è piaciuto, troppo semplice, troppo banale, poche descrizioni. Non è così che immagino un fantasy fato bene.

A parte questo, però, la storia in sé è carina e secondo me merita una chance.


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