Buongiorno lettori, oggi vi parlo dell'ultimo romanzo che ho letto e amato.
Titolo: Figli di sangue e ossa
Autrice: Tomi Adeyemi
Genere: Fantasy
Casa editrice: Rizzoli
SINOSSI
Un tempo i maji, dalla pelle d'ebano e i capelli candidi, erano una stirpe venerata nelle lussureggianti terre di Orisha. Ma non appena il loro legame con gli dei si spezzò e la magia scomparve, lo spietato re Saran ne approfittò per trucidarli. Zélie, che non dimentica la notte in cui vide le guardie di palazzo impiccare sua madre a un albero del giardino, ora sente giunto il momento di rivendicare l'eredità degli antenati. Al suo fianco c'è il fratello Tzain, pronto a tutto pur di proteggerla, e quando la loro strada incrocia quella dei figli del re si produce una strana alchimia tra loro. Ha inizio così un viaggio epico per cercare di riconquistare la magia, traverso una terra stupefacente e pericolosa, dove si aggirano le leopardere delle nevi e dove gli spiriti vendicatori sono in agguato nell'acqua. Un'esperienza umana che non risparmia nessuno, in un turbine di amore e tradimento, violenza e coraggio. Nella speranza di ridare voce a un popolo che era stato messo a tacere. Età di lettura: da 12 anni.
RECENSIONE
A CURA DI GIORDANA SCHIATTARELLA
Come al solito, dato che sono in ritardo su tutto, ho letto anche questo libro super tardi, infatti è passato un anno dalla sua uscita, ma nonostante tutto sono ancora qui e sono riuscita a recuperarlo.
Figli di sangue e ossa parla di Zélie, una ragazza che nella sua vita ne ha passate tante, che a seguito del Raid ordinato dal re per sterminare la sua popolazione ha perso la madre, guardandola morire in un modo terribile sotto ai suoi occhi. Ora vive con suo padre e Tzain, ma quando arriva il suo momento e sente di dover rivendicare l'eredità degli antenati, non c'è niente che possa fermarla. Partirà presto con al suo fianco suo fratello e niente di meno la principessa di corte, Amari, la quale ha deciso di voltare le spalle al padre per fare quello che è giusto, salvare il popolo di Zélie, salvare i maji, e dimostrare a suo padre quanto nella vita si sia sempre sbagliato. Zélie non mette in conto di potersi innamorare del fratello di Amari, loro nemico, Inan. Ma Inan quale parte sceglierà ? L'amore di Zélie o l'onore che può dargli il padre? Quale principe deciderà di essere e, di conseguenza, quale re per il futuro di Orisha?
La storia che ci racconta Tomi Adeyemi è tanto terribile quanto vera. Leggendo tra le righe si può cepire come l'autrice abbia cercato di parlare di avvenimenti che accadono tutti i giorni sotto i nostri occhi e di trasformarli in qualcosa di reale e tangibile che potesse arrivare sotto il naso di tutti. Tomi ci parla del suo popolo, dei neri che vengono perseguitati quando non ce ne sarebbe bisogno, di persone che vengono uccise senza motivo, solo perché temute o perché diverse.
Zélie è un personaggio molto fragile se leggiamo bene il romanzo, trova la forza di essere quello che è nelle parole di chi le sta accanto, di suo padre, suo fratello, Amari e a un certo punto persino di Inan.
Tzain invece è sempre pronto a stare accanto alla sorella per difenderla e aiutarla, da bravo fratello maggiore.
Amari è inizialmente molto fragile, non crede di poter sopravvivere molto al di fuori della protezione di suo padre, invece scopre di essere forte, una leonera, e di poter sconfiggere qualsiasi cosa le intralci il cammino.
Inan è tanto buono quanto pericoloso, eterno indeciso, non sa cosa fare della propria vita, chi seguire o da che parte stare e si fa condizionare molto facilmente. Il suo è forse il personaggio più interessante come sviluppo.
Il re invece incarna tutti i valori che ogni giorno l'umanità cerca di combattere: la cattiveria, l'essere dittatore, il non sapere nemmeno amare un figlio. Ecco cos'è lui: un mostro, come lo definirà anche Amari.
In generale ho apprezzato molto le descrizioni sempre ben accurate delle varie battaglie e ambientazioni, al punto che a volte mi sembrava di toccare con mano le scene descritte. Devo dire che ho trovato l'inizio un po' lento e questo è l'unico motivo per cui non do il punteggio pieno, ma per fortuna tutto si è ripreso molto velocemente e il romanzo è diventato pian piano sempre più accattivante.
Figli di sangue e ossa è una critica alla società di oggi fatta con criterio, un fantasy nuovo e originale tutto da scoprire. Amerete il mondo di Zélie se amate le culture diverse dalla vostra.
Io il libro lo consiglio a tutti gli amanti del fantasy con un briciolo di avventura.
A tutti voi… benvenuti a Orisha.
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