mercoledì 18 settembre 2019

Recensione: "Ritornare a casa" di Liliana Onori

Buongiorno lettori e benvenuti ad una nostra nuova recensione!



Titolo: Ritornare a casa
Autrice: Liliana Onori  
Casa editrice: Librosì Edizioni  
Genere: Romanzo  SINOSSI Georgia, 1972. Sullo sfondo dell'assolata cittadina di Jules, l’amicizia tra Mike e Bobby, cresciuti insieme come fratelli, viene stroncata bruscamente dalla morte di quest’ultimo in un tragico incidente aereo.
In seguito alla sua perdita la vita di Mike cambia radicalmente e, incapace di sopportare oltre le continue violenze subite da parte del padre, prende la decisione di fuggire da Jules per ricostruirsi una vita in un’altra città, lontano dai ricordi. Una vita nuova, quindi, che gli regalerà anche un nuovo amore e l’occasione di ricominciare a vivere le cui circostanze lo costringeranno, suo malgrado, a ritornare a casa dopo vent’anni di assenza e a fare i conti con i fantasmi del passato. 'Ritornare a casa' è il romanzo di esordio di Liliana Onori, ora completamente rivisto dall'autrice. Ne è nata una storia nuova, ricca di emozioni, passioni, sentimento. RECENSIONE A CURA DI LARA CORAGLIA

Questo libro mi ha davvero sconvolto, in senso buono ovviamente perché la storia è molto toccante e l'autrice è riuscita a far trasparire ogni più piccola sensazione. Ma iniziamo dal principio… 
La storia è ambientata nel 1972 a Jules, un paese sulla costa della Georgia. Si parla della vita di due ragazzi: Bobby e Mike, sfortunati dalla nascita ma fortunati per essersi incontrati fin dalla culla grazie a Maggie, la loro levatrice e moglie di Robert, ex pilota della marina militare e che ora controlla e aggiusta i motori degli aerei. 
Grazie a loro, Bobby e Mike diventano inseparabili complice anche la vicinanza delle loro abitazioni. I due bambini crescono tra problemi in casa e vita rilassata quando sono nell'hangar con Robert e gli aerei. 
Crescono e da bambini diventano ragazzi con sogni e speranze per il loro futuro che però ha in serbo tutt'altro. Bobby muore lasciando Mike alla deriva, nella disperazione più totale e con il padre che continua a maltrattarlo. 
Ma, grazie a un giuramento fatto all'amico ormai morto, riesce a trovare la forza e il coraggio di lasciarsi tutto e tutti alle spalle, iniziando una nuova vita a Savannah. 
Non sarà facile per lui però, sempre chiuso a riccio per non far trasparire nulla… 
Ciò che più ho apprezzato in questa storia è la capacità dell'autrice di emozionare il lettore descrivendo un semplice abbraccio o uno sguardo. Essendo narrato in terza persona e da diversi punti di vista, si ha un quadro generale che non è per niente distaccato come certe volte succede quando si narra in terza persona. 
Si capisce perfettamente il carattere timido, riservato e chiuso di Mike. Le sue paure, le sue angosce, la sua voglia di rimettere insieme i pezzi del suo cuore ormai distrutto dopo la morte del suo migliore amico, di suo fratello. 
Ho adorato Mike per i suoi modi di fare anche se a volte non riusciva a essere esplicito c on le persone per paura di offendere. 
Si capisce altrettanto bene che Bobby è un tipo impulsivo, che ha energia da vendere e che non si abbatte mai di fronte a niente e che la sua voglia di fare quello che sogna fin da bambino lo porterà, ahimè, nella tomba. 
Poi Robert, uomo da valori profondi e con il cuore grande come una casa. Sensibile e sempre disposto ad aiutare chi ama e a difenderlo, per quanto possibile. 
Melanie, ragazza riservata ma che si circonda di tante persone per non sentirsi sola fino a quando non incontra Mike che le farà capire che non serve essere circondati da tante persone quando poi, nel momento in cui si ha davvero bisogno, non c'è nessuno. 
Si capiscono bene anche i caratteri e le personalità degli altri personaggi perché le descrizioni sono precise e dettagliate soprattutto per quanto riguarda le emozioni. 
L'autrice ha davvero fatto centro con questa storia profonda di amicizia, amore e coraggio. Ammetto che mi ha anche fatto piangere in certi momenti e mi sono sentita molto vicina al dolore di Mike. 
Penso che il messaggio che voleva far trasparire l'autrice sia chiaro: la vita va avanti, nonostante le delusioni, nonostante il dolore, nonostante le perdite importanti. Non si ferma mai, il tempo scorre inesorabile senza curarsi di nessuno e solo noi possiamo decidere se lasciarlo correre senza far nulla oppure prendendo in mano la nostra vita e darle un senso, anche quando quel senso sembra perduto. 

È un libro che vi consiglio davvero di leggere perché merita tantissimo, come tutti i romanzi di Liliana Onori.

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