Titolo: Una festa da sogno
Autrice: Karen Swan
Genere: Romance
Casa editrice: Newton Compton
Il maestoso castello di Lorne, arroccato sulle scogliere nel sud dell’Irlanda, appartiene alla famiglia di Ottie, Pip e Willow da secoli. Nessuno avrebbe potuto aspettarsi che, alla morte di Sir Declan, nella spartizione dell’eredità il castello sarebbe stato destinato a Willow, la più piccola. Ottie e Pip sono senza parole: perché proprio a lei? Tre anni prima, infatti, per un motivo che nessuno conosce, Willow ha lasciato la città per trasferirsi a Dublino, giurando che non sarebbe mai più tornata. Come se non bastasse, Willow ha intenzione di vendere il castello, cosa che rattrista Ottie e Pip. Per fortuna l’acquirente, Connor Shaye, ha intenzione di convincere le tre sorelle a dare una festa di addio. E, in una notte magica sulla scogliera, persino i segreti più misteriosi possono tornare alla luce. Ottie, Pip e Willow saranno in grado di lasciarsi il passato alle spalle?
Quando ho accettato di leggere e recensire questo romanzo, ero convinta mi sarebbe piaciuto in quanto, nel 99% dei casi, i romance della Newton Compton mi piacciono molto. Questo però è un libro che fa parte di quell'1% dei casi.
Innanzitutto ringrazio la casa editrice per la copia digitale che ho apprezzato assolutamente.
Allora, perché prima parlavo dell'1% dei casi? Perché, in generale, Una festa da sogno non è neanche così brutto, ma è tanto lento e, soprattutto, viene venduto come romance, quando io lo trovo più un romanzo familiare o, al massimo, di formazione.
Ho trovato Willow una protagonista abbastanza nella norma, fugge dalla sua città, dalla sua famiglia, per poi tornarci alla morte del padre ed essere ovviamente pentita della sua partenza. Qui, il notaio dirà alla sua famiglia che proprio il castello da cui lei voleva tanto fuggire, e per cui il padre l'aveva quasi ripudiata, è stato lasciato in eredità a lei. Questa scelta provocherà anche la reazione sconcertata e irata della sua famiglia, la quale non ritiene possibile un affronto del genere. Perché lasciare la proprietà più importante proprio a colei che ha voltato le spalle alle persone a cui non si dovrebbe farlo mai?
Gli altri personaggi, in generale, non mi hanno convinto molto, tranne le sorelle, forse, che hanno avuto maggiore spicco, ma per il resto li ho trovati tutti abbastanza piatti.
Le ambientazioni potevano essere descritte meglio, spesso ho trovato una carenza nella narrazione di queste ultime, al punto che non riuscivo a immaginarmi le scene nella testa. Mi è dispiaciuto, perché data l'atmosfera invernale vista in copertina, speravo di poter avere qualche altra immagine mentale a cui potermi aggrappare.
L'inizio del romanzo è molto lento, si riprende soltanto superato il primo 50% e nemmeno così bene. Il problema di questa storia, secondo me, è che è pensata per un pubblico diverso, non per qualcuno che cerca una storia leggera, fresca nonostante le ambientazioni invernali, ma per qualcuno che sceglie di leggere qualcosa di più complesso e articolato, abbandonando appunto il romance e andando a finire nel romanzo familiare/di formazione.
Nel complesso, gli ho dato una votazione di due stelle su cinque, perché era carino, ma niente di più. Avrebbe potuto essere strutturato in modi decisamente migliori.
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