giovedì 15 agosto 2019

Recensione: "La vista dell'anima" di Melissa J. Kat

Buongiorno lettori, anche oggi vecchia recensione del vecchio blog.


Titolo: Darklight Souls – La Vista dell’Anima

Saga: Darklight Souls, #1

Autore: Melissa J. Kat

Editore: PubMe Gold

Genere: paranormal romance

Pagine: 216

Disponibile in digitale e cartaceo!


SINOSSI

Jen e Mark stanno insieme, si amano e la loro storia va a gonfie vele. Almeno, questo è ciò che crede Jen fino al giorno in cui Mark decide di lasciarla. Distrutta da questa scelta inaspettata, non può far altro che rassegnarsi e continuare con la sua vita, buttandosi sul lavoro in libreria. 
E proprio qui incontra Sam, un ragazzo che fin dall'inizio le sembra diverso dagli altri, gentile e misterioso. Un ragazzo con un paio di splendide ali bianche che la protegge dal pericolo. Un angelo. 
Jen riceve in dono un potere straordinario, grazie al quale inizia a guardare il mondo con occhi diversi, che le permette di scorgere la verità dietro l'apparenza e di scoprire ciò che gli umani ignorano: il male si annida ovunque e nessuno è davvero al sicuro, neanche Mark.


RECENSIONE
A CURA DI PAOLO COSTA

Avevo enormi aspettative per questo romanzo, e penso possiate capirne il motivo. Insomma, guardate la copertina meravigliosa, che personalmente mi fa invidia e che vorrei anch’io per uno dei miei romanzi; leggete un po’ la trama accattivante, e ditemi se non vi incuriosisce neanche un po’.
Insomma, ero rapito da questa storia ancor prima di cominciare a leggerla, e quando Giordana mi ha proposto di farne una recensione, mi son buttato a capofitto in quest’avventura.
Risultato? Ne sono uscito sconvolto e devastato, e non per la storia.
Anzi, anche per la storia, ma purtroppo totalmente in negativo.
Il romanzo ha un sacco di problemi di ogni tipo, e già dal secondo capitolo avevo ben chiaro sia dove sarebbe andato a parare, sia quale voto avrei dato al tutto. Giunto al capitolo otto, non avevo ancora cambiato idea, e quando ho concluso questa lettura ero profondamente amareggiato e sinceramente dispiaciuto per il commento che sarei andato a fare sia all’autrice, che all’editore.
Eppure è necessario, perché le critiche costruttive aiutano a crescere, a cambiare in meglio e a capire quando qualcosa non può andare, perché in questo romanzo ci sono un sacco di cose che non possono assolutamente andare.
Iniziamo dalla storia e da com’è strutturata: la trama generale che ci propinano tutti i bookstore potrebbe promettere eventi bizzarri, risvolti inattesi, una mitologia curiosa, un’avventura fantastica; in un certo senso c’è tutto quanto, ma è impostato talmente male, che non riesce a catturare in alcun modo e vi lascia arrabbiati a stringere i pugni e domandarvi il perché di scelte simili per un romance fantasy.
Il world building è praticamente assente, e quelle poche volte in cui si accenna a come funziona il mondo di questi Angeli, non viene apportata alcuna novità. Sappiamo già tutto dai vari fantasy del genere che abbiamo già letto, e il romanzo prende diversi elementi da Shadowhunters e da qualche altra saga, per formare una storia che di nuovo non ha proprio nulla.
Ma questo non significa niente, penserete voi. Dopotutto può essere una lettura piacevole, senza pretese e senza dover essere per forza pesante e approfondita.
Purtroppo, anche tutto il resto non funziona.
Nei primi due capitoli, succede la stessa identica serie di eventi che nei romanzi fantasy si sviluppa in almeno cento pagine. Tutto è affrettato, la protagonista (piuttosto scialba) ci racconta gli eventi come se fosse un elenco, privo di logica e senza far trasparire alcuna emozione. In un batter d’occhio, assistiamo ad eventi che dovrebbero essere importanti e fondamentali per la trama, che ci vengono narrati senza alcun pathos e senza lasciarci in sospeso. Non abbiamo neanche il tempo di provare un’emozione, una sensazione, di sentirci dispiaciuti o tristi, o di innamorarci di Mark o Sam.
Le descrizioni dei paesaggi e dei protagonisti sono molto accurate, questo devo ammetterlo, ed anche la struttura delle frasi non è banale ed elementare. Però lo stile di narrazione lo è, danneggiando irrimediabilmente questa storia, che fatica ad interessare il lettore e lo porta allo sfinimento. 
Avrei voluto più approfondimento dei personaggi, della storia di Jen e Mark, del mondo in cui vive Sam, del suo passato, dei suoi interessi e di chissà cos’altro che questo romanzo ha trascurato. L’unica cosa che ho avuto è una trama che ricorda molto un episodio qualsiasi di Buffy l’Ammazzavampiri, con tanto di demoni e marchi demoniaci (che è una cosa piuttosto infantile a mio parere) e scene d’azione affrettate e parecchio scialbe.
Mi dispiace per l’autrice, perché ho creduto in lei sin dall’inizio e credo ancora in lei, sperando che questa recensione possa aiutarla a cambiare stile e a progettare trame più complesse, ricche e dettagliate. In fondo poteva essere davvero una storia originale e spettacolare sugli Angeli, ma non lo è stata e ne sono davvero dispiaciuto.
Con il mio migliore augurio chiudo questa recensione, ringraziando la casa editrice per averci spedito una copia del romanzo, e incrociando le dita per i prossimi lavori di Melissa (che seguirò ben volentieri per incoraggiarla e sostenerla).
Purtroppo, non sarò interessato al seguito o ai possibili seguiti della saga.

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