mercoledì 25 novembre 2020

Blogtour: I personaggi de "Gli inganni di Locke Lamora"

 


Titolo: Gli inganni di Locke Lamora 

Autore: Scott Lynch 

Editore: Mondadori 

Pubblicazione:1/12/2020 

Pagine:612 

Prezzo:18,00€ 

Aloha readers! Come state? Spero bene! Ieri è iniziato il blog tour di questo bellissimo primo  volume della Gentlemen Bastard Sequence, con la presentazione del libro e dell'autore, invece  oggi è il mio turno con questa fantastica tappa, dove vi presento i personaggi principali!




Le vicende di questi ladri, conosciuti con il nome di Bastardi Galantuomini, si svolgono in una città chiamata Camorr, che ricorda molto la Venezia dei secoli scorsi, formata da diverse strade, viuzze ed edifici, tra cui anche il tempio di Perelandro, dove iniziò tutto. 

È infatti in questo luogo che le vite dei protagonisti si intrecceranno, e daranno vita a moltissime avventure che intratterranno i Bastardi Galantuomini nelle loro giornate di divertimento. Qui i giovani ragazzi si conosceranno meglio, diventando così da semplici amici a grandi fratelli . Questa unione è dovuta a Catena, detto anche Senzocchi, un sacerdote dei ladri e un ladro sacerdote. 

Egli reclutò questi bambini orfani per poi insegnare loro le buone maniere attraverso l'arte del rubare.



Primo tra tutti i Galantuomini troviamo Locke Lamora, orfano di madre e il padre invece mai conosciuto. Egli porta il furto nell'anima, infatti fin da piccolo non sapendo come sopravvivere iniziò a rubare, diventando così un passatempo che lo portò ad essere sempre più bravo e abile in ciò che faceva. Migliorò le sue capacità, evitando anche i casini e le conseguenze negative dopo i suoi colpi, come quando a 6 anni incendiò indirettamente un edificio. 

All'età di 28 è a capo di questo gruppo, che ormai cresciuti e maturati fanno sempre colpi più grandi portando a casa un gran malloppo ogni volta. 

Egli ha una carnagione un po' chiara, infatti sembrerebbe un nativo di Therin, e in più ha una faccia non troppo particolare o appariscente per essere notato troppo... perfetto per il lavoro che svolge. È di bassa statura, con capelli castani, occhi grigi ed è molto magro, se non troppo. È un uomo dalla doppia faccia, non ci si può fidare di lui, riesce ad impersonare moltissime persone senza problemi e in poco tempo, ma è proprio grazie a questa sua capacità che i colpi dei Bastardi Galantuomini vanno a buon fine. 

Molto presente nella storia sono anche i momenti no, dove si vede l'aspetto umano di Locke, dove piange, si sente distrutto o senza forze e questo mi ha avvicinato molto al protagonista, facendolo sembrare più reale. 

Una cosa che ho apprezzato di Locke è la sua intelligenza e l'ingegnosità, che sfrutta al meglio per i colpi, mettendo alla prova non solo gli altri membri, ma anche le sue capacità. Infatti più volte nel corso della storia ribadisce che i suoi piani nascono dal nulla, da eventi poco significanti della quotidianità e da dettagli superflui, che gli danno quella giusta ispirazione per derubare i più ricchi.



Poi troviamo Jean Tannen, un giovane uomo di 27 anni, che vide i suoi genitori e i suoi gatti morire in un incendio. Egli viene da una famiglia di commercianti, infatti quando entrò a far parte dei Bastardi Galantuomini era già molto istruito, soprattutto nella matematica. Prima di diventare un ladro era un bambino che viveva nell'onestà, senza rubare ed approfittarsi dell'ingenuità dei nobili. Il primo incontro con Locke non fu dei migliori, infatti il loro rapporto era come cane e gatto, non si sopportavano, ma poi migliorò diventando così migliori amici. 

È caratterizzato dalla sua sensibilità, che lo accompagna fin da piccino, come quando la prima notte che dormì sotto il tetto del tempio di Perelandro pianse senza chiudere occhio. È un ragazzo un po' in carne, con la pelle olivastra e gli occhi e i cappelli neri color pece. È il combattente del gruppo, quello con più esperienza dal punto di vista combattivo che coltiva attraverso la sua rabbia e porta due asce gemelle sotto i vestiti dietro la schiena per combattere nei momenti più critici. 

Farebbe di tutto per i suoi fratelli, infatti come vediamo nel corso della storia, più volte cerca di proteggere e aiutare gli altri membri, soprattutto Locke che si mette spesso nei guai. È un personaggio che ho adorato per la sua vulnerabilità, che riesce a tramettere anche al lettore, che non nasconde per paura di essere giudicato, perché così è e così rimane. Ma oltre ad essere un umano sensibile, è anche divertente, attento e molto razionale rispetto al resto del gruppo. La sua razionalità spesso però è soppressa dai diversi piani impulsivi che nascono nella testa di Locke... proprio due migliori amici diversi in tutto e per tutto!



Ora invece ci focalizziamo sui gemelli Calo e Galdo Sanza, i primi membri di questo gruppo di ladri. Sono identici in tutto, dall'aspetto al modo di fare, e sono dei giovani adulti pieni di umorismo e allegria. Essi sono dei geni nel barare durante i giochi d'azzardo e proprio per questo motivo sono portatori di molte risse e amano divertirsi. 

Fin da bambini essi prendono atto dell'essere identici e sfruttano questa caratteristica a loro favore, scambiandosi più volte l'identità. Essi hanno l'abitudine di terminare le frasi l'uno dell'altro e spesso parlano insieme. 

Anche loro come Locke non combattono molto, ma si affidano soprattutto a Jean, che è più preparato e sa come affrontare i nemici. 

Sono gli unici ragazzi della banda che fumano. Hanno entrambi la pelle olivastra come Jean, con capelli e occhi neri. Sono molto legati al resto del gruppo, e anche se inizialmente erano molto diffidenti di Locke, poi impararono a conoscerlo e a fidarsi di lui, diventando la mente dei colpi. Questi sono diventati i miei personaggi preferiti del libro! Con la battuta pronta, pieni di umorismo e ilarità che migliorano la giornata, pronti per l'avventura e per qualsiasi piano. Sono quel duo di fratelli che tutti vorrebbero come amici, per avere sempre il sorriso in faccia e affrontare quelle giornate noiose di pioggia...



E per finire abbiamo Cimice, un ragazzo di 12 anni, nonché il membro più piccolo del gruppo che entrò a far parte dei Bastardi Galantuomini dopo la scomparsa di Catena. 

Proviene da un distretto di Camorr che prende il nome di Calderone, un luogo abbastanza burbero, e a differenza degli altri membri non è orfano. 

Egli è sempre trattato da apprendista dai suoi compagni, i quali si divertono a farlo sgambettare di qua e di là solo perché è il più giovane, ma in realtà lo considerano già un membro effettivo di questa banda. 

È un ladro molto impulsivo, e non pensa alle conseguenze di ciò che fa, ha coraggio da vendere e alcuni aspetti del suo carattere ricordano molto Locke da piccolo. 

È molto legato a questo gruppo, che lo ha salvato quando ne aveva più bisogno, e crede nella potenzialità e forza dei Bastardi Galantuomini. 

Il piccolo ladruncolo novellino vi entrerà sicuramente nel cuore, per la sua poca razionalità, per l'impulsività e anche per il coraggio che ha in certe situazioni. Lo si potrebbe quasi definire un mini-Locke, poiché nell'improvvisazione sono identici.


Oltre al gruppo dei Bastardi Galantuomini, ci sono molte altre persone all'interno di questo libro, che contornano le loro vicende o semplicemente fanno da comparse. Ora vi parlo solo di alcuni dei più importanti e significativi personaggi che aiuteranno o intralceranno questa banda... sta a voi, leggendo il libro, decidere che ruolo avranno!



Don Salvara è un signore benestante di Camorr, che dopo aver fatto una promessa alla madre prima di morire, una volta alla settimana lascia un'offerta al tempio Vadran. È un uomo buono, che cerca di aiutare gli indifesi, soprattutto se essi sono dei nobili ricchi presi di mira da quelli di rango inferiore. 

Cerca di fare soldi in tutti i modi ed è proprio per questo che cade nella trappola dei Bastardi Galantuomini e viene truffato dal loro piano ingegnoso. 

È sposato con Donna Salvara, un'alchimista botanica molto legata al suo bellissimo giardino sopra il tetto di casa; ed è sempre affiancato dal suo aiutante Contè, un uomo di mezza età molto pratico con le armi. 

Ammetto che non mi ha emozionato più di tanto questa figura, in un certo senso l'ho trovata poco interessante... l'unica cosa positiva che ci ho trovato è il fatto che viene ingannato dai Bastardi Galantuomini. Poi però nel corso del libro migliora e inizia ad avere una sua forma e un proprio carattere, non molto forte come piace a me, ma almeno si riesce ad inquadrarlo.



Capa Barsavi è uno degli uomini più potenti che controllano la città, e per poter avere questo titolo ha dovuto sconfiggere moltissime persone. La prima volta che entrò a Camorr c'erano diversi capi che la dominavano, e per poter controllare tutte le bande dovette sconfiggere gli avversari, diventando così l'unico Capa della città. 

Egli per farsi rispettare dai Giusti della città (i ladri di Camorr), deve essere pagato periodicamente con una tassa in base al loro bottino rubato. I Bastardi Galantuomini non rispettano del tutto questa regola, in quanto alcuni dei colpi che hanno fatto negli ultimi anni sono segreti. Ha una figlia, Nazka, molto vispa e intelligente, che si interessa del lavoro del padre e cerca di aiutarlo in quello che fa. Ha inoltre altri due figli, che dovrebbero ereditare il suo posto dopo la sua morte, ma sono meno adatti a questo ruolo rispetto a Nazka perché non hanno quella capacità di comando che contorna la figura dell'unica figlia femmina. 

Se prima vi ho detto che Salvara è un personaggio poco forte, qui Barsavi è l'opposto. È un uomo senza scrupoli, perfetto per il ruolo che ha nella città, è cupo e contornato da una nebbia di inquietudine, che gli permette di essere rispettato e temuto dagli altri.


E per finire c'è il Re Grigio, l'unico vero antagonista della storia. Entrò a Camorr per creare disordine tra i cittadini della città, più specificatamente tra i Giusti. Iniziò a uccidere alcuni tra i leader delle diverse bande, per poi voler arrivare anche a Locke e a Capa Barsavi. È chiamato così proprio per i vestiti che porta: dal cappotto ai pantaloni grigi, dalle scarpe ai guanti grigi, che lo caratterizzano in tutto e per tutto dagli altri. 

Sotto il suo comando tiene anche un Mago dell'Alleanza, chiamato il Falconiere, ovvero un uomo che usa la magia e lo aiuta a sconfiggere i nemici infliggendogli dei mali e controllandoli da lontano con l'aiuto di Vestris, il suo falco personale. 

Anche se è molto bravo con le armi, preferisce far uso della magia per sconfiggere chi lo intralcia nel suo intento. 

Qui sono in bilico tra due sentimenti: da una parte lo odio con tutto il mio cuore, dall'altra però devo dire che è un personaggio ben caratterizzato e tenace, che con i suoi trabocchetti mi ha stupito e tenuta incollata al libro per sapere cos'altro combinava... ma non preoccupatevi che tra le due emozioni prevale l'astio! 

E dopo questa lunga descrizione dei personaggi principali, cattivi o buoni, truffatori o truffati che siano, siete pronti a lanciarvi in questa avventura e innamorarvi dei Bastardi Galantuomini?





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